In un concerto del 1° maggio lo aveva definito un massone. Il politico chiedeva molto di più
FIRENZE - Arrivato quinto a Sanremo con il brano “Gigante”, Piero Pelù è un cantante che difficilmente riesce a tenere a freno la lingua. Per aver definito massone l’ex premier italiano Matteo Renzi, però, al rocker 58enne toccherà ora aprire il portafoglio.
Come riporta il Corriere della Sera, infatti, un accordo raggiunto tra i due prevede che Pelù versi al concittadino fiorentino 20mila euro per averlo descritto come un «non eletto e boy scout di Licio Gelli» (“maestro venerabile” della loggia massonica P2) durante un concerto del 1° maggio del 2014. Renzi, che allora era da poco diventato premier, avrebbe chiesto una cifra molto più alta.
Come ricorda il portale italiano, la faida tra il cantante e il politico ha radici lontane. Risalirebbe infatti a quando Renzi, divenuto sindaco di Firenze nel 2009, non confermò Pelù alla guida dell’"Estate fiorentina".