"Cani Sciolti" del rapper luganese Aki Aki che canta di amicizia fra Albania, Serbia e Kosovo: «Siamo la nuova generazione, basta con l'odio»
LUGANO - Quando una situazione brutta porta a una riflessione e a un pezzo hip-hop che sul web esplode diventando un inno di fratellanza.
È il caso di “Cani sciolti” dell'artista luganese Aki Aki che è stato pubblicato lo scorso 24 ottobre e viaggia già a quota 120'000 views su YouTube: «Parte tutto da una lite che è saltata fuori una sera con degli altri ragazzi di Lugano più grandi di noi», ci racconta il rapper, «questi poi a un certo punto hanno tirato fuori i coltelli... È stato in quel momento che ho capito quanto le persone che mi circondano tutti i giorni, mi sono vicine e sono pronte a fare qualsiasi cosa per me».
Questo, ci spiega Aki Aki, al di là di provenienze e preconcetti: «Nel mio gruppo di amici ci sono persone originarie di Albania, Serbia e Kosovo. Popoli e nazioni in aperto conflitto, eppure - malgrado tutto questo odio che ci dovrebbe essere - noi riusciamo a restare uniti».
È stata quella la scintilla che ha fatto partire la canzone: «Volevo condividere questo sentimento di fratellanza che abbiamo con il mondo intero. Voglio che la gente ci pensi e che capisca che una persona va conosciuta prima di essere giudicata per la sua nazionalità o per il colore della sua pelle».
Un pensiero, questo che sul web ha raccolto lodi attraverso moltissimi commenti positivi: «Abbiamo voglia di cambiare le cose, siamo una nuova generazione. Non dico che il passato deve essere dimenticato, ma deve restare lì - nel passato - altrimenti questa spirale d'odio non finirà mai. Quando chiedo alle persone che conosco "ma perché odi?" la risposta che ricevo è triste, mi dicono: "Non lo so nemmeno io". Quello che io voglio dire io è questo: uniamo le forze e le risorse per risollevarci».