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«È la ciliegina sulla torta, anzi è proprio tutta la torta»

LUGANO«È la ciliegina sulla torta, anzi è proprio tutta la torta»

22.10.19 - 06:01
Giovedì sera Nic Gyalson presenterà il suo secondo album al Lux art house di Massagno con un concerto-show
SERENA MAGGINI
Nic Gyalson presenta il suo nuovo album "You Could Almost" giovedì al Lux art House di Massagno.
Nic Gyalson presenta il suo nuovo album "You Could Almost" giovedì al Lux art House di Massagno.
«È la ciliegina sulla torta, anzi è proprio tutta la torta»
Giovedì sera Nic Gyalson presenterà il suo secondo album al Lux art house di Massagno con un concerto-show

LUGANO - Dopo più di un anno di lavoro il progetto “You Could Almost" di Nic Gyalson arriva in porto. Il cantautore luganese presenterà il suo secondo album con un concerto-show giovedì 24 ottobre al Lux art house di Massagno.

Come ti senti a essere arrivato alla fine di questo lungo cammino?
«Sono felice, emozionato e anche vagamente confuso. Fa sempre un effetto particolare finire un'avventura, specialmente dopo aver passato un anno dentro questo mondo che mi sono costruito».

Lo show di giovedì è la ciliegina sulla torta o il momento in cui il tuo lavoro viene sottoposto a un giudizio?
«Direi entrambe le cose. È sicuramente l'occasione per giudicare se tutto è andato bene ma è anche la ciliegina sulla torta. Anzi, è proprio tutta la torta, è il coronamento e l'attimo in cui si tirano le somme del lavoro».

Chi ci sarà sul palco insieme a te? Prevedi degli ospiti?
«Ci saranno Serena Maggini (basso, synth, tastiere e voce) e Dario Pedrazzi (batteria). Non sono previste ospitate, ci sarà Marco Kohler alias Dj Moci di Rete Tre che farà l'introduzione».

Cosa verrà proiettato alle vostre spalle durante lo show?
«I videoclip delle canzoni che abbiamo realizzato in questi mesi più uno nuovo, che verrà presentato per la prima volta giovedì e che nessuno ha ancora visto. Ci sarà anche qualche clip fatta apposta per la proiezione, dei video-arte che ho realizzato e che sono sincronizzati con il concerto».

È qualcosa di molti anni '60 o '70, se vogliamo...
«È un po' sulla falsariga di quello che facevano i Pink Floyd e altri ancora: c'è quell'elemento di psichedelia e di gioco in cui lo spettatore si perde e si ritrova. Qualcosa che oscilla tra cinema e musica live».

C'è una, tra le varie canzoni di questo progetto, che ti ha dato delle soddisfazioni particolari?
«"You Could Almost", il singolo title track dell'album, mi ha dato molte soddisfazioni: mi piace il tiro che ha e sono contento che stia andando bene in radio. Sicuramente "Spinnin' Around In The Shade", la ballad elettro-acustica: è un brano che mi dà tanto, mi emoziona ogni volta che lo suono ed è quello più "immediato". C'è poi il pezzo che apre il disco e che è quello che c'entra meno con l'intero progetto, dal punto di vista concettuale ed estetico. È quello che nessuno ha ancora sentito e che viene presentato in anteprima giovedì. Mi piacciono le atmosfere che evoca e il modo in cui "mi cala" nel viaggio musicale, anche se è quasi più una colonna sonora che una canzone».

I media stanno descrivendo "You Could Almost" come un mix tra glam, psichedelia e dark. Ti ci ritrovi?
«Ho sempre messo gli elementi psichedelici nel mio lavoro e non li posso negare. Ho ascoltato molta musica anni '60 e si sente, poi nella mia voce e nei suoni che ho scelto puoi ritrovare i Beatles o i Pink Floyd, o anche alcune cose dei Led Zeppelin, anche se sono nascoste (ride, ndr). Dark... sì, l'atmosfera di questo disco è cupa e ci sono un paio di pezzi ("You Could Almost" e "Underneath My Feet") quasi lugubri, anche se hanno un elemento divertente, rock 'n roll. Sul glam, infine, c'è l'influenza di David Bowie abbastanza forte, sia visiva che musicale. Quindi sono stato ispirato da quel tipo di glam e dal suo percorso da Ziggy Stardust in poi».

Cosa farai nelle prossime settimane?
«Non è previsto un vero e proprio tour nel prossimo futuro, anche se sicuramente non smetterò di suonare. Ci sarà un po' di lavoro di promozione da fare, ma per il resto parto su qualcosa di nuovo: devo creare la colonna sonora di un film che abbiamo girato in Patagonia all'inizio di quest'anno. C'è il fatto poi che mi trovo in una fase molto creativa, perciò sento il bisogno di andare avanti musicalmente e sto scrivendo del nuovo materiale».

Quindi guardi subito oltre "You Could Almost"...
«Può sembrare assurdo ma è proprio così. Continuerò a suonare il disco ma non voglio nemmeno avere troppo stress. Vediamo come vanno le cose e nel frattempo continuo a creare. C'è un bel progetto in ballo per l'anno prossimo, ma è ancora troppo presto per parlarne».

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