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LUGANOLuca Argentero: «L'idea è nata davanti ad una bottiglia di vino»

23.10.19 - 10:00
L'attore sarà al LAC questa domenica con il suo nuovo spettacolo "È questa la vita che sognavo da bambino?". Per l'occasione ci siamo fatti raccontare i dettagli
Luca Argentero: «L'idea è nata davanti ad una bottiglia di vino»
L'attore sarà al LAC questa domenica con il suo nuovo spettacolo "È questa la vita che sognavo da bambino?". Per l'occasione ci siamo fatti raccontare i dettagli

LUGANO - Domenica sera Luca Argentero sarà al LAC con lo spettacolo “È questa la vita che sognavo da bambino?”, in cui racconterà le vite straordinarie di tre sportivi: Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba. Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica: essere diventati, ognuno a proprio modo, degli eroi. 

Per l’occasione ci siamo fatti raccontare i dettagli dal diretto interessato, Luca Argentero. 

Cosa vedremo nel tuo spettacolo di ‪domenica sera‬?
«Un racconto appassionato di tre personaggi bizzarri e particolari che serviranno per farvi scoprire qualcosa in più di me. Sono storie di uomini che hanno reso possibile, ognuno a modo loro, l’impossibile».

Come è nata l'idea di questo spettacolo?
«L’idea è nata assieme ad Edoardo Leo, ci raccontavamo queste storie a cena davanti ad una bottiglia di buon vino. Ho scelto questi personaggi perché rappresentano passaggi importanti della mia vita, sono stati fonte d’ispirazione. Alberto l’ho conosciuto ma ancora non ha visto lo spettacolo...».

Qual è il tuo rapporto con lo sport?
«Simbiotico, è parte integrante e quotidiana della mia vita».

Preferisci recitare per il cinema o a teatro?
«Al cinema sono semplicemente più a mio agio e abituato ma questo spettacolo mi sta dando grandi soddisfazioni».

Con quale regista ti piacerebbe lavorare?
«Non ho un nome da fare, moltissimi».

È questa la vita che sognavi da bambino?
«Molto meglio di quella che sognavo da bambino! Sono un uomo molto fortunato».

In che momento della tua vita hai realizzato che non eri destinato ad essere una meteora come tanti partecipanti del Grande Fratello, ma a diventare invece un attore professionista a tutti gli effetti?
«Non mi sono mai posto questa domanda in questi termini, ho sempre cercato di fare quello che mi faceva stare bene nel momento in cui mi veniva proposto. E tutto per fortuna ha trovato una giusta direzione, e dimensione. Ho sicuramente avuto molta fortuna e un briciolo di coraggio nel buttarmi in quest’avventura».

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