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STATI UNITIHollywood piange Robert Forster

12.10.19 - 18:42
L'attore candidato agli Oscar nel 1997 con "Jackie Brown" è morto nella sua casa di Los Angeles per un cancro al cervello. Aveva 78 anni
Keystone (archivio)
Hollywood piange Robert Forster
L'attore candidato agli Oscar nel 1997 con "Jackie Brown" è morto nella sua casa di Los Angeles per un cancro al cervello. Aveva 78 anni

LOS ANGELES - Addio a Robert Forster: da Marlon Brando e Liz Taylor a "Breaking Bad" passando per Quentin Tarantino. L'attore americano candidato agli Oscar nel 1997 con "Jackie Brown" è morto nella sua casa di Los Angeles per un cancro al cervello che gli era stato diagnosticato solo lo scorso giugno.

Forster, che aveva 78 anni, aveva recitato di recente in "El Camino", il sequel della saga tv sui chimici delle anfetamine che ha debuttato proprio ieri nelle sale e su Netflix. La sua ultima performance sarà nella serie "Amazing Stories2 di Steven Spielberg che andrà presto in onda su Apple+.

Nato a Rochester nello stato di New York - il padre era addestratore di elefanti al circo, ma i genitori si separarono che lui aveva otto anni - Forster, che aveva aggiunto una "r" al cognome per distinguersi da un altro attore anonimo, era approdato per caso nel mondo dello spettacolo. Al college, seguendo una compagna con cui voleva fare amicizia, era arrivato in auditorium dove erano in corso i provini per "Ciao Ciao Birdie" e aveva ottenuto la parte (la ragazza, June Provenzano, sarebbe diventata la sua prima moglie).

Un piccolo ruolo a Broadway nel 1965 ("Mrs.Dally Has a Lover") lo aveva fatto notare da Darryl Zanuck, che gli fece firmare un contratto con il suo studio. Il primo film fu nel 1967: "Rifessi in un occhio d'oro" di John Huston, con Brando e la Taylor. Negli anni '70 e '80 la carriera di Forster perse progressivamente colpi: per 27 anni Robert aveva continuato a lavorare in film di serie B come "Alligator", sul set del quale aveva però conosciuto Bryan Cranston, ritrovato poi in "Breaking Bad". «Avevo quattro figli, accettavo qualsiasi parte. Ma ogni volta che pensavo di aver toccato il fondo scendevo ancora più in basso. Alla fine non avevo più agente, manager, avvocato. 21 mesi di fila senza lavoro», aveva raccontato a proposito di quel periodo.

A salvarlo fu Tarantino che lo volle a tutti i costi in "Jackie Brown" dopo averlo respinto per un ruolo in "Reservoir Dog". Il regista creò il ruolo di Max Cherry pensando proprio a lui: per quella parte accanto a Pam Grier Forster fu candidato agli Oscar come migliore attore non protagonista.

Erano seguiti ruoli in "Mulholland Drive" di David Lynch con Naomi Watts, "Me, Myself and Irene", "The Descendants", "Olympus Has Fallen" e "What They Had" oltre alle serie televisive come "Breaking Bad" e il revival di "Twin Peaks". «Robert era un uomo adorabile e un attore consumato», gli ha reso omaggio Cranston su Twitter mentre il co-protagonista di "Jackie Brown", Samuel L. Jackson, ha twittato che Forster era «davvero un attore di classe!!».

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