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CANTONE / STATI UNITIJack Martin torna dagli Usa con premi e applausi

08.10.19 - 06:01
Un riconoscimento per il regista ticinese, che ha avuto la possibilità di mostrare in anteprima mondiale a Las Vegas i suoi "The Collector" e "Night Ride"
GOODFELLAS MOTION PICTURES
Onori per Jack Martin a Las Vegas.
Onori per Jack Martin a Las Vegas.
Jack Martin torna dagli Usa con premi e applausi
Un riconoscimento per il regista ticinese, che ha avuto la possibilità di mostrare in anteprima mondiale a Las Vegas i suoi "The Collector" e "Night Ride"

LAS VEGAS - Si può dire senza timore di essere smentiti che il viaggio in Nevada di Jack Martin è stato un successo. Il regista ticinese è tornato dal Global Film Fest di Las Vegas con un premio come miglior regista per "Uppercut" e dopo aver presentato in anteprima mondiale il suo ultimo lavoro, "The Collector".

Jack, raccontaci com’è andata la cerimonia di premiazione.
«È stata molto intensa e a tratti inaspettata. Eravamo nominati anche per miglior film con "Night Ride", ma non ci aspettavamo un premio. È stato un grande piacere vincere, soprattutto per un film a cui tengo molto». 

A Las Vegas c’è stata anche l’anteprima mondiale di “The Collector”: di cosa parla?
«"The Collector" è il nostro film post atomico. Amo molto questo film perché è un esperimento, qualcosa per noi molto diverso dal solito. Abbiamo realizzato un film che presenta molti spunti interessanti. Un uomo incaricato di trovare fonti di vita incontaminate, ma la sua missione forse è diventata ossessione. Il confine tra le due è molto sottile, e il film gioca molto su questo».

Dove è stato girato, e con chi?
«Il film è stato quasi interamente girato a Gola di Lago. Un luogo (oltre che essere casa per me) che è stato scenario anche di "A8012", il nostro film bellico del 2017. Abbiamo inoltre girato delle sequenze nel vecchio sanatorio di Ambrì e a Consonno, un paese abbandonato vicino a Lecco, molto spettrale e unico».

Quali riscontri hai ricevuto dopo la proiezione?
«Il film è piaciuto moltissimo, con tante persone a chiedere se vedremo mai altri capitoli. La risposta del pubblico era per me importante per capire se il film potesse essere apprezzato quanto noi abbiamo amato farlo. Missione compiuta su tutta la linea». 

C’è stato spazio anche per “Night Ride”, il primo sequel di “The Babylon”: ce ne vuoi parlare?
«"Night Ride" (prima mondiale anche per questo film) segue il film del 2018 presentato l'anno scorso a Miami. "Night Ride" inizia esattamente 10 minuti dopo la fine di "The Babylon" e segue le vicende di un personaggio. Il progetto "Babylon" comprende vari altri film legati tra loro, che siano sequel o spin-off. Il prossimo capitolo è previsto per il 2020. È un noir urbano girato interamente con luci naturali. Un film visivamente molto intrigante». 

Il soggiorno americano è servito anche per girare scene di un nuovo film: cosa ci puoi anticipare?
«Abbiamo ottenuto i permessi e quindi ne abbiamo approfittato per girare le nostre prime sequenze americane. Per l'occasione partecipano anche attori americani che hanno abbracciato con entusiasmo il progetto. Il film è sorprendente e molto intenso, è un film di contrasti, di scoperte e di riscatto. Per saperne di più però dovrete aspettare l'annuncio ufficiale del film che avverrà a metà ottobre». 

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