Cerca e trova immobili

ITALIAGianna Nannini: «Ero dipendente dalla cocaina, ho provato quasi tutte le droghe»

01.10.19 - 18:30
La cantante ha raccontato il difficile rapporto con gli stupefacenti
BANG SHOWBIZ
Gianna Nannini ha raccontato la sua dipendenza dalle droghe.
Gianna Nannini ha raccontato la sua dipendenza dalle droghe.
Gianna Nannini: «Ero dipendente dalla cocaina, ho provato quasi tutte le droghe»
La cantante ha raccontato il difficile rapporto con gli stupefacenti

ROMA - Gianna Nannini ha rivelato di essere stata dipendente dalla droga per molti anni e di aver provato tutti i tipi di stupefacenti. «Tranne l'eroina, le ho provate tutte. Dalla cocaina, per un po' di tempo, quasi quarant'anni fa, sono stata dipendente. Ero a Londra e ce la portavano in studio con la stessa semplicità con cui oggi ti consegnerebbero un panino. Non stavo mai senza, ci viaggiavo, ero del tutto incosciente», ha raccontato la cantante durante un'intervista rilasciata al settimanale "Vanity Fair".

La Nannini ha anche spiegato come è riuscita a trovare la forza di uscire dal tunnel della droga dopo essere collassata prima di un concerto. «Un giorno vado in bagno e mentre scarto il sasso rosa, quello mi cade nel cesso. Lo vedo sparire nell'acqua e, mentre si scioglie lentamente e sto per metterci le mani dentro, mi dico: 'Non posso fare questa cosa, non posso ridurmi così'. Ho smesso lì. Il giorno dopo. Poi ho avuto una ricaduta, ma dopo aver fatto un tiro e aver bevuto una tequila prima di un concerto, collassai e dissi definitivamente basta», ha fatto sapere.

La rocker ha poi detto di aver sempre amato sia uomini che donne senza problemi. «Ami gli uomini? Ami le donne? Sempre le stesse domande, davanti alle quali uno vorrebbe dire soltanto: 'Ma te li fai i c***i tuoi?'. Eppure sarebbe semplice: a me le divisioni, a partire da quelle di genere, non mi hanno mai interessato granché. Ho sempre amato uomini e donne e soprattutto non ho mai avuto freni nel sentire e seguire quello che volevo», ha confidato.

Gianna ha sempre rifiutato le etichette che spesso vengono usate per definire gli orientamenti sessuali. «Le ho sempre rifiutate, le definizioni. Al termine 'coming out', che ghettizza, ho sempre preferito la parola libertà. Alla parola gay, che ti pretenderebbe felice e ormai non usano più neanche in America quando indicono un Pride, preferisco frocio. Chi è libero nel linguaggio è libero dentro», ha aggiunto la 63enne.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE