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Sì, da cresciuti “It” fa molta molta meno paura

CANTONESì, da cresciuti “It” fa molta molta meno paura

04.09.19 - 06:01
Il classico da brivido di Stephen King torna nelle sale da questo giovedì con il suo "Capitolo due" (dal cast notevolissimo). Ma riuscirà ancora a spaventarci?
Warner Bros.
Sì, da cresciuti “It” fa molta molta meno paura
Il classico da brivido di Stephen King torna nelle sale da questo giovedì con il suo "Capitolo due" (dal cast notevolissimo). Ma riuscirà ancora a spaventarci?

LUGANO - Sono passati 27 anni da quell'orribile estate del 1989 e i ragazzini che hanno affrontato il terrificante Pennywise ormai non lo sono più. Si sono fatti grandi, hanno lasciato la città e sono andati avanti (più o meno) con le loro vite. C'è chi è diventato scrittore, chi ha fatto carriera, chi fa il comico e chi è diventata stilista ha sposato un marito violento.

Tutti sono cambiati, tranne uno, Mike, che è rimasto a Derry aspettando che “It” ritornasse a farsi vivo. E quando una notte il demoniaco pagliaccio ucciderà ancora il “Club dei perdenti” dovrà riunirsi e fronteggiare l'orrore. Torna nelle sale così, a 2 anni dal primo episodio, il remake cinematografico della miniserie-culto per la tv tratta dall'omonimo romanzo di Stephen King.

Dietro la macchina da presa c'è sempre Andrés Muschietti ma il cast è tutto nuovo. Al posto dei visi freschi (e perlopiù sconosciuti) della prima pellicola a questo giro ci sono un paio di gran bei nomi: James McAvoy (Bill), Jessica Chastain (Beverly) e Bill Hader (Richie). Il mostro, invece, è ancora una volta Bill Skasgård.

Meno adrenalinico e avventuroso del precedente, “It - Capitolo due” punta più sull'aspetto psicologico e analitico. Una scelta, portata avanti da numerosi flashback, che funziona solo in parte smorzando un po' il ritmo – e il film dura quasi 3 ore – e spaventando davvero pochino.

Nella parte finale, per fortuna, le cose migliorano parecchio e durante la resa dei conti il film ritrova la sua verve. Rispetto al predecessore, quindi, questo “Capitolo due” è un po' meno... tutto.

Colpa della scrittura che non riesce a dare brio a una parte un po' stanca anche nel telefim originale, delle invenzioni non così spaventose e del cast che, malgrado l'impegno, non brilla particolarmente (fatta eccezione per l'occhialuto Hader-Richie).

Da vedere? Anche sì, magari durante una serata fra amici, ma comprate molti pop-corn.

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