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LUGANOMartix e la malinconia dell'estate che se ne va

02.09.19 - 06:01
Il cantautore luganese esce oggi con "Palma", che riflette sulla fine di una lunga e spensierata vacanza
Martix e la malinconia dell'estate che se ne va
Il cantautore luganese esce oggi con "Palma", che riflette sulla fine di una lunga e spensierata vacanza

LUGANO - L'estate volge alla conclusione e Martix esce oggi con "Palma", brano dalle sonorità prettamente vacanziere ma che nasconde un'anima malinconica. Il testo ripercorre tutte le sensazioni vissute durante una lunga e spensierata vacanza a Palma di Maiorca, che s'intrecciano con lo stato d'animo che si manifesta nel vedere l'autunno all'orizzonte e nel capire che manca tantissimo a un'altra estate.

Martix, che tipo di brano è “Palma”?
«Effettivamente non è la classica canzone estiva, anche se i suoni scelti lo lascerebbero intendere. Quando l'ho scritta era pieno inverno e dall'idea iniziale del classico tormentone mi sono spostato più sui ricordi di una bella estate agli sgoccioli».

Siamo un po’ in linea, come tematica, con “L’estate sta finendo” dei Righeira?
«Esattamente, hai centrato il punto. Ho sempre adorato quella canzone e mi appartiene quel lieve sentore di malinconia che dà l'autunno, specialmente a quelli come me che aspettano l'estate tutto l'anno…».

È una stagione che t’ispira particolarmente, a quanto pare…
«Certo. Tutte le stagioni sono fantastiche: abbiamo bisogno dei colori stagionali che cambiano, influenzano il nostro umore e non solo quello... però il mare, ecco si ritorna sempre al mare, io lo vivo d'estate e questo sicuramente ha un'importanza non indifferente. Credimi tantissime mie canzoni sono nate proprio in acqua, naturalmente anche l'idea iniziale di "Palma"... che poi è stata sviluppata d'inverno».

Il singolo è stato masterizzato agli studi di Abbey Road a Londra: hai avuto modo di farci un salto così da vedere quel luogo mitico?
«Mi piacerebbe poterti rispondere di sì e raccontarti qualche aneddoto legato a qualche star inglese, Londra poi è sempre fantastica. In realtà Abbey Road è legato a una scelta quasi casuale: il nostro precedente studio di mastering aveva già troppi impegni quando dovevamo uscire con "Love of the common people", l'anno scorso, così in rete abbiamo trovato il mitico studio di Londra. Devo dire che sono stati davvero bravi e così abbiamo ripetuto l'esperienza con loro anche quest'anno con "Palma"».

Da un bel po’ ti sei specializzato nei singoli: dobbiamo aspettarci un album o almeno un Ep?
«La realizzazione di un album è sempre una cosa complessa, ne ho all'attivo uno del 2016 intitolato "Tutte le strade portano al mare" e ne vado ancora fiero. Oggi però ho voglia di vivere e sperimentare canzoni con dei tempi rilassati e non so se il tutto si tramuterà in un disco. Certo la voglia di farlo c'è, ma ogni tanto mi chiedo se abbia ancora senso per come si consuma la musica oggi. Un singolo alla fine è più semplice da gestire, finirà in una playlist e verrà consumato al momento, mentre chiedere alla gente di fermarsi ad ascoltare un intero album è più impegnativo… Invece un Ep al momento la scarterei come idea».

Come mai ti si vede così poco dal vivo?
«Ottima domanda e non facile risponderti. In realtà adoro le situazioni dal vivo e se mi si presenta l'occasione non mi tiro indietro, ad esempio l'anno scorso ho partecipato ad un concorso canoro in provincia di Asti, in un ex carcere, una serata molto suggestiva, classificandomi secondo con "Scappo al mare" (lo so ricasco spesso nella tematica...). Scherzi a parte, credo che un artista debba confrontarsi con un pubblico, altrimenti rischia una sorta di isolamento dalla realtà che ci circonda e non è mai una buona cosa».

Testo e musica di "Palma" sono di Martix, mentre il brano è stato prodotto, arrangiato, suonato e mixato da Gaetano Pellino (Purpose Sound Factory) e masterizzato agli Abbey Road Studios di Londra. Regia del videoclip a cura di Andrea Celeste Righi.

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