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BIASCADox Morgan: «Un disco sull'amore? Una necessità»

30.08.19 - 06:01
In "Universi", l'ultimo disco del rapper, troviamo collaborazioni importanti e un tema dominante, quello (forse) più grande di tutti
Dox Morgan: «Un disco sull'amore? Una necessità»
In "Universi", l'ultimo disco del rapper, troviamo collaborazioni importanti e un tema dominante, quello (forse) più grande di tutti

BIASCA - Nelle scorse settimane Dox Morgan ha dato alle stampe "Universi", il suo album di debutto. È un concept il cui filo conduttore è l’amore, in ogni sua forma. L’album vanta collaborazioni importanti come Blue Virus e Dydo, per quanto riguarda la scena italiana, e Mr Gru, Huggy G, Tania, Shakry e Joyss per quanto riguarda invece quella ticinese. Le produzioni sono state curate dagli italiani Eiemgei, Jack Sapienza e PrezBeat, e dai ticinesi Roberto Colombo, Oruz e Beri. 

Ne abbiamo approfitato per scambiare quattro chiacchiere con il rapper classe 1991.

Perché hai scelto l'amore come filo conduttore di "Universi"?
«Non è stata una scelta ma più una necessità. La mia musica rispecchia e riflette le mie emozioni e le mie preoccupazioni. Tendo a mettere me stesso in ogni testo, perché scrivere e parlare di cose finte non mi è mai piaciuto. La musica, per me, è un modo per emozionare e trasmettere qualcosa a chi lʼascolta. Questo è quello che cerco io dalla musica che ascolto e di conseguenza è quello che cerco di dare a chi ascolta la mia. Ciò che dico in questo disco è ciò che provavo, pensavo e sentivo davvero mentre lo scrivevo».

Spieghi però che ogni canzone, benché sviluppata su una forma d'amore, è un universo a sé stante: in che senso?
«Credo che lʼamore abbia molteplici sfaccettature, da quella più romantica e dolce a quella più selvaggia e animalesca, ad esempio. Ogni persona ama in modo diverso e soprattutto ama persone diverse in modo diverso. In “Universi” ho cercato di dare forma e vita ad ognuna di queste sfaccettature, guidato sempre da sentimenti ed emozioni che ho provato in prima persona sulla mia pelle».

Come nascono le tue canzoni? Da un impulso creativo irrefrenabile oppure sei un tipo metodico, che si siede a tavolino?
«Le mie canzoni nascono per lo più da impulsi creativi irrefrenabili, come li hai definiti tu, dettati da determinati eventi e periodi della mia vita. Solitamente, se non ho nulla di interessante o di importante da dire, non scrivo. Le pause sono importanti per raccogliere le idee, pensare e vivere. Così da poter dare a questi impulsi creativi lʼopportunità di coglierti alla sprovvista e regalarti grandi emozioni».

Quale delle collaborazioni che troviamo nel disco ti ha reso più orgoglioso?
«Sono orgoglioso di tutte le collaborazioni presenti nel disco, ma una su tutte quella con Blue Virus. Negli ultimi anni sono stato un suo assiduo ascoltatore, perché credo che abbiamo un approccio e un modo di vivere la nostra musica molto simile. Lʼoccasione di collaborare con lui è nata in modo molto casuale, attraverso una persona che lavora a stretto contatto con lui e che mi ha contattato per farmi i complimenti quando è uscito “Tulipano bianco”, il video del primo singolo del disco. Anche la collaborazione con Dydo mi rende oltremodo orgoglioso però, nonostante non sia la prima volta che faccio una canzone con lui. Dydo è la prima persona di un certo rilievo sulla scena italiana che ha creduto fortemente in me e nel mio progetto, e averlo nel disco dopo averlo conosciuto ed essere diventati amici, ha un gusto molto diverso rispetto al passato».

Chi ti piace della scena hip hop ticinese (e chi no)?
«A essere sincero non seguo moltissimo la scena ticinese. Senza ombra di dubbio, credo che Mr Gru sia il mio preferito. Non a caso lʼho voluto in “Universi”. Vorrei fare un sacco di nomi, ma la maggior parte di loro credo non siano più attivi sul fronte musicale. Di quelli che non mi piacciono non farò nomi ma dirò che non mi fa impazzire questa nuova generazione di trapper tutti uguali, senza nulla di veramente rilevante da dire. A me la trap piace, soprattutto per quanto riguarda le produzioni, ma mi piace la trap fatta bene e non con lo stampino».

Ti vedremo dal vivo prossimamente?
«Al momento non ho date in programma, in Ticino è davvero dura trovare opportunità interessanti per suonare dal vivo. Ma spero di poter annunciare novità importanti su questo fronte».

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