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MENDRISIOMusica, giovani e Ticino: «Si potrebbe fare di più»

27.08.19 - 06:01
Parola dei Gamma Vibes, vincitori della prima edizione di Mendrisio OnStage
Mendrisio OnStage / Ruben Ceppi
I Gamma Vibes, vincitori della prima edizione di Mendrisio OnStage.
I Gamma Vibes, vincitori della prima edizione di Mendrisio OnStage.
Musica, giovani e Ticino: «Si potrebbe fare di più»
Parola dei Gamma Vibes, vincitori della prima edizione di Mendrisio OnStage

MENDRISIO - Qualche settimana fa si è tenuta la prima edizione di Mendrisio OnStage, evento che ha permesso ai giovani artisti momò di mettersi alla prova su un palco e davanti al pubblico di casa. A imporsi sono stati i Gamma Vibes, ovvero Samantha Carlotti (cantante), Filippo Quadri (chitarra), Louis Hütter (basso), Samuele Mombelli (tastiere/percusioni) e Alessio Poloni
(batteria). Li abbiamo intervistati così da conoscerli un po' meglio.

Quando e come sono nati i Gamma Vibes?
«La nostra band è nata circa un anno e mezzo fa, l'11 gennaio 2018. Eravamo un gruppo di sei amici e compagni di liceo e avevamo deciso di formare un piccolo, e a quel tempo provvisorio, gruppo per esibirci nell'ambito del Music Experience, un concerto autogestito ideato da noi e altri studenti per dare spazio alle proposte musicali dei giovani. Nel corso del tempo la Formazione si è più volte modificata, la nostra musica si è evoluta e la passione non ha fatto altro che aumentare».

Che genere musicale proponete?
«La nostra musica è piuttosto variata. Sia le cover da noi interpretate che i brani originali che componiamo spaziano all'interno del vastissimo mondo del rock, soprattutto intorno a quelli che sono l'hard e l'alternative rock. Ogni tanto ci concediamo qualche “variazione sul tema” e proponiamo sia qualche genere più spinto che qualche stile più tranquillo».

Cosa avete provato suonando sul palco di Mendrisio OnStage?
«Come ogni volta che ci esibiamo in pubblico, una prima sensazione che si poteva percepire quella sera era la tensione, unita però a un enorme entusiasmo nel poter proporre alla gente la nostra musica e nel poter mostrare il nostro vero valore. Si è trattata, per noi come band, della prima partecipazione a un concorso e quello di Mendrisio OnStage è stato sicuramente il palco più importante sul quale fossimo mai esibiti. Tutto ciò ci ha inizialmente intimoriti, ma non appena abbiamo cominciato a suonare sono rimaste solamente l'eccitazione e la grinta ad accompagnarci durante tutta la nostra performance».

E quando vi hanno detto che avevate vinto?
«Inizialmente abbiamo provato un'enorme sorpresa nel ricevere questa notizia: non potevamo assolutamente essere sicuri della vittoria vista la competizione di altissimo livello presente al concorso. Oltre lo stupore, eravamo, e siamo tuttora, molto orgogliosi e soddisfatti di noi e della nostra performance: questo trionfo ci ha donato moltissima gioia, ma anche una buona dose di sicurezza!».

Si fa abbastanza, secondo voi, per la promozione dei giovani gruppi ticinesi?
«A nostro parere, si potrebbe fare di più. Quello che fino all'anno scorso era l'evento principale in questo ambito, ovvero "Palco ai Giovani", è stato riorganizzato e aperto a tutta la Svizzera, spogliando così il Ticino di quella che era un'occasione irripetibile per gli artisti emergenti locali. Molte delle manifestazioni che vengono proposte nel nostro cantone (soprattutto in estate) propongono una line-up composta da band già affermate e molto spesso provenienti da fuori cantone, lasciando così poco spazio ai gruppi emergenti ticinesi.
In controtendenza a questo andamento, speriamo davvero che Mendrisio OnStage possa diventare il nuovo palcoscenico delle band emergenti giovanili ticinesi e ci auguriamo che, in un futuro prossimo, possano nascere altri eventi simili in tutto il cantone».

Di cosa hanno bisogno le band emergenti per farsi le ossa?
«Suonare, suonare e ancora suonare. Le band emergenti hanno sicuramente bisogno di opportunità per esibirsi, di prendere confidenza con il palcoscenico, di avere un pubblico da emozionare e magari di poter anche guadagnare qualche soldo. Ciò è purtroppo sempre più difficile in Ticino, dove proporre musica dal vivo la sera nei bar sta diventando sempre più complicato. Ciò che sta alla base di tutto sono le prove, e una band emergente necessita sicuramente di uno spazio in cui esercitarsi, tenendo presenti le modeste risorse finanziarie. Di queste possibilità, purtroppo, non ve ne sono molte, e sono davvero difficili da trovare. Per questo motivo ringraziamo il Centro Giovani della Città di Mendrisio che ci ospita da ormai più di
un anno offrendoci gli spazi di cui abbiamo bisogno per provare».

Quali progetti avete per il prossimo futuro?
«Attualmente stiamo lavorando intensamente per ampliare il nostro repertorio di brani originali, dando sfogo nel modo più sfrenato alla nostra creatività. Ovviamente siamo sempre alla ricerca di nuove possibilità per esibirci e siamo sempre apertissimi ad ogni proposta che ci si presenta.
Ci stiamo inoltre organizzando per registrare professionalmente alcune delle nostre canzoni, così da poter essere attivi anche sul nostro canale YouTube e sulla piattaforma musicale Mx3, con l'obiettivo di acquisire sempre più visibilità e di far arrivare la nostra musica ad un numero sempre maggiore di persone.
Un ulteriore progetto che stiamo portando avanti è quello di organizzare la terza edizione del concerto autogestito Music Experience, che quest'anno potrebbe presentarsi con diverse interessantissime novità, ma non vogliamo anticipare nulla...».

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