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LUGANOCinque buoni motivi per andare a Roam Festival

01.07.19 - 06:01
Dagli artisti in cartellone fino ai prezzi convenienti, passando per location e atmosfera
ROAM
Cinque buone ragioni per non perdersi Roam Festival.
Cinque buone ragioni per non perdersi Roam Festival.
Cinque buoni motivi per andare a Roam Festival
Dagli artisti in cartellone fino ai prezzi convenienti, passando per location e atmosfera

LUGANO - Torna, dal 25 al 27 luglio, il festival più cool dell'estate ticinese. Giunto alla terza edizione con la formula e la denominazione attuale, Roam Festival mostra al pubblico ticinese, svizzero e (perché no) internazionale la sua anima alternativa: gli organizzatori pescano spesso e volentieri dalla scena nordeuropea, ma non mancano incursioni nella world music e in altri contesti. Basterebbero i nomi dei protagonisti - Metronomy, The Japanese House, Apparat, Lea Porcelain, Under Changeover, White Lies, Giorgio Poi, Alex Neri -, ma ecco qui cinque buone ragioni per non perdersi assolutamente questa rassegna.

Motivo 1: location e atmosfera uniche

Roam Festival ha un grande vantaggio sulla maggior parte delle altre kermesse musicali: chi può vantare una location paragonabile? Ben pochi eventi sono così fortunati da essere circondati dal verde e ad avere il lago a due passi. Poi quell'atmosfera particolare che si crea ogni sera: a tratti intima, oppure scatenata e piena di energia - dipende da chi è il protagonista sul palco. Un contesto perfetto per affrontare le calde serate estive con proposte musicali di qualità e in un clima conviviale e rilassato.

Motivo 2: la scelta (top) degli artisti

Su una cosa si può essere sicuri al 100%: la scelta degli artisti di Roam Festival non sarà mai banale. Lo dimostra la line-up di questa edizione e i programmi di quelle che l'hanno preceduta. Chi altri è riuscito a riunire nella stessa settimana Slowdive e Mogwai, Fennesz e Bassekou Kouyaté (lo scorso anno) oppure Cigarettes After Sex e Tinariwen, Warhaus e Aurora (nel 2017)? Nomi di assoluto prestigio e che dimostrano nel contempo un lavoro d'indagine alla ricerca dei nomi più interessanti della scena musicale.

Motivo 3: un lusso avere i White Lies

Non ce ne vogliano gli altri artisti in cartellone, ma ci sentiamo di dire che il pezzo da 90 dell'edizione 2019 di Roam ha nome White Lies. Poter gustare a Lugano l'esibizione di Harry McVeigh, Charles Cave e Jack Lawrence-Brown è un vero e proprio lusso, per il quale non c'è che da ringraziare chi lo ha reso possibile. Se non conoscete i White Lies fatevi un giro su Spotify e magari sentitevi “Five”, il loro ultimo (e quinto) album così da farvi un'idea del loro stile e del perché sono un grande gruppo.

Motivo 4: Roam è bello e costa poco

Sul versante prezzi Roam Festival riesce a essere assolutamente concorrenziale, anzi: è difficile trovare una tale qualità della proposta musicale a un costo così contenuto, per non dire (come si diceva una volta) “popolare”. Per non affannarsi a comprare i ticket all'ultimo minuto (risparmiando pure qualcosina) c'è la possibilità di ricorrere alla prevendita su Biglietteria.ch. Si può scegliere tra le singole serate oppure optare sull'abbonamento, una conveniente soluzione per seguire tutti e tre i concerti.

Motivo 5: un evento unico nel suo genere

Roam Festival si è costruito in questi anni una solida reputazione ed è diventato sinonimo di musica di primissimo livello a prezzi contenuti, in un contesto giovane e vivace che completa l'offerta culturale di una città, Lugano, che nelle settimane estive riesce a dare il meglio di sé. È il festival alternativo di primo piano che mancava in un Ticino già ricco di eventi musicali di spessore e può davvero competere, per tutte le ragioni che abbiamo elencato, con rassegne più grandi e consolidate nel tempo.

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