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CANTONENevercrew: quando l'opera è "reattiva"

13.06.19 - 06:01
I Nevercrew ci presentano due nuove opere: una realizzata con pittura termocromica a Lugano, mentre l’altra decora la facciata di un edificio di Giessen, in Germania
Nevercrew: quando l'opera è "reattiva"
I Nevercrew ci presentano due nuove opere: una realizzata con pittura termocromica a Lugano, mentre l’altra decora la facciata di un edificio di Giessen, in Germania

LUGANO - A scadenze più che regolari i Nevercrew - ossia gli street artist ticinesi Christian Rebecchi e Pablo Togni - ci mostrano i lavori messi a punto in ogni angolo del pianeta. In questo caso sono addirittura due.

Il primo, “Celsius”, in cui ritroviamo le “loro” balene, è un intervento murale termocromico realizzato all’interno dello Spazio Morel di Lugano.

«La pittura termocromica è parte di un progetto su cui stiamo lavorando da qualche anno che mira a rendere i dipinti murali “reattivi” all’ambiente e all’intervento umano», ci spiegano Christian e Pablo. «In questo caso l’effetto è legato all’aumento della temperatura che, nello specifico, quando passa dai 26 ai 31 gradi centigradi porta alla trasparenza la pittura termocromica, rivelando, di conseguenza, ciò che abbiamo dipinto sotto di essa: in questo caso lo scheletro di una delle tre balene».

«L’effetto può essere provocato artificialmente, gettando ad esempio acqua tiepida o appoggiando le mani contro le aree realizzate con la pittura termocromica; oppure può avvenire naturalmente, con l’aumento della temperatura ambientale, purché si arrivi ai 31 gradi».

«L’idea è di giocare quindi con l’elemento della temperatura come simbolo dell’intervento umano sull’ambiente ed integrarlo sia come aspetto simbolico, sia come elemento “vivente” dell’opera che si sincronizza con la realtà».

l secondo, “Cluster n.3”, che appare su una facciata di un edificio di Giessen, è stato messo a punto nell’ambito del festival artistico River Tales: «In questo caso abbiamo usato normali pitture acriliche da parete – proseguono gli street artist – Si tratta della continuazione del dipinto murale realizzato a Novara a fine 2018: “Cluster n.3” ruota attorno all'idea di visualizzare la posizione dell’uomo all’interno di un equilibrio, che è quello naturale, ambientale».

 

 

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