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CANTONEDTT: che un altro viaggio nel tempo abbia inizio

24.05.19 - 06:01
I Doomed Timeline Theory hanno da poco finito di registrare “Outerwhite”, il secondo album. Per la realizzazione del disco in cd e il relativo tour stanno per lanciare una campagna di crowdfunding
FOTO GIOELE POZZI
Da sinistra Marco Carruccio, Pat Lotti, Andrea Passoni, Carlo Gervasini, Elia Heutschi
Da sinistra Marco Carruccio, Pat Lotti, Andrea Passoni, Carlo Gervasini, Elia Heutschi
DTT: che un altro viaggio nel tempo abbia inizio
I Doomed Timeline Theory hanno da poco finito di registrare “Outerwhite”, il secondo album. Per la realizzazione del disco in cd e il relativo tour stanno per lanciare una campagna di crowdfunding

LUGANO - Attivo sulla scena stoner/doom dal 2013, il giovane gruppo luganese - in cui militano Carlo Gervasini (chitarra), Pat Lotti (basso), Marco Carrucciu (chitarra), Elia Heutschi (batteria) e il nuovo vocalist Andrea Passoni - sta per ripresentarsi sul mercato discografico con il nuovo lavoro, un concept, di sei tracce. Ne abbiamo parlato con Elia.

Che vuoi anticipare di questo secondo disco? Con il nuovo vocalist, l’album si apre anche verso altre direzioni sonore?

«L’album propone le sonorità scaturite dalla nuova chimica con Andrea, senza però averle cercate di proposito. Il risultato è la fusione naturale di ciò che ogni componente del gruppo ha lasciato fluire in corso di composizione, senza porsi paletti od obiettivi. Più che differenze con il primo album, da “Outerwhite” credo fuoriesca la naturalezza dei brani».

Quali i vostri ascolti in corso d’opera?

«Non abbiamo definito influenze precise durante la composizione, gli ascolti personali sono confluiti senza che vi fossero esternazioni in merito. Possiamo forse rilevare qualche radice comune tra di noi in band come Pantera, Alice in Chains, Elder e Thin Lizzy».

E dei testi e del titolo, che vuoi dirmi?

«“Outerwhite” nasce come concept album sul filo conduttore del colore bianco e delle sue mille connotazioni. I testi - scritti, come la musica, a cinque mani - racchiudono i differenti punti di vista su quello che il bianco può significare per le varie culture, esperienze e relative emozioni. Come il bianco cieco della disperazione o il bianco di una tela pronta per essere dipinta».

Raccontami le sessioni di registrazione...

«Siamo tornati allo Stairway Studio (Cimo) di Stefano Scenini, che riveste anche il ruolo di produttore. Abbiamo lavorato con lui già in sala prove, con sessioni intensive di composizione e di esecuzione d’insieme per generare la miglior resa possibile, in termini di calore e di suono. Dopodiché, abbiamo registrato i singoli elementi».

Nei prossimi giorni lancerete un crowdfunding: vuoi darmi i dettagli?

«Faremo riferimento alla piattaforma Produzionidalbasso (www.produzionidalbasso.com). La campagna partirà domani: l’importo che ci auguriamo di raccogliere è indicativamente di 2000 euro, con pacchetti che oscillano tra i 15 e i 200, il cui contenuto comprende merchandising, eventi personalizzati e altro. Tale cifra ci servirà per finanziare la realizzazione del cd, così come il relativo tour di presentazione dell’album».

Il vostro primo disco (omonimo, 2016) era stato ristampato da un’etichetta svedese, la Black Vultures (costola di Downfall Records): c’è già un accordo anche per “Outerwhite”?

«No, per il momento no. I contatti sono però rimasti, per cui non escludiamo una futura collaborazione».

Quando è prevista l’uscita dell’album?

«Nel corso dell’estate».

Quando il prossimo concerto in Ticino?

«Domani al Temus Club di Serocca d’Agno. Per l’occasione, divideremo il palco con gli amici ReDraw - a loro volta freschi di novità -. Sarà il primo concerto con Andrea alla voce: presenteremo qualche assaggio del nuovo album e riproporremo qualche chicca del nostro trascorso. Sarà sicuramente una serata ricca di novità e sorprese, a cui consiglio di non mancare».

 

 

 

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