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STATI UNITILo skate a Los Angeles, secondo Jonah Hill

18.04.19 - 10:00
Il celebre attore americano Jonah Hill ha realizzato il suo primo film da regista: “Mid90s”. In uscita oggi oltre Gottardo, non è ancora chiaro se la pellicola sarà distribuita in Ticino e in Italia
Keystone
Jonah Hill, classe 1983.
Jonah Hill, classe 1983.
Lo skate a Los Angeles, secondo Jonah Hill
Il celebre attore americano Jonah Hill ha realizzato il suo primo film da regista: “Mid90s”. In uscita oggi oltre Gottardo, non è ancora chiaro se la pellicola sarà distribuita in Ticino e in Italia

LOS ANGELES - Scritto, prodotto e diretto da Hill, il film - ambientato nella Los Angeles anni Novanta - narra di Stevie (Sunny Suljic), un tredicenne che trascorre le vacanze estive tra una vita in famiglia piuttosto complicata e un nuovo gruppo di amici conosciuti in un negozio di skateboard.

Jonah, perché la scelta di raccontare questa storia?

«Il motivo si colloca nel fatto che io stesso ho vissuto la cultura dello skate a Los Angeles in quel decennio, proprio come tutti i miei amici. E sono convinto che la città e il periodo siano lo sfondo perfetto per poter raccontare questa storia. Una storia che definirei emozionante. Tutti possono riconoscersi al suo interno, non solo gli skater».

Cosa ti manca degli anni Novanta?

«Che allora non c’erano gli smartphone. Ho l’impressione di avere avuto conversazioni molto più intime rispetto agli adolescenti di oggi. E questo proprio perché non avevamo un cellulare, Instagram o altre cose del genere...».

Frequenti ancora i tuoi amici dell’epoca?

«Sì, certo. Due di loro, tra l’altro, passerano a casa mia il prossimo fine settimana per un’uscita in skate...».

Quali sono i trick con cui te la cavi meglio?

«Devo dire che non sono mai stato un ottimo skater. In realtà, mi definirei piuttosto scarso...».

C’è chi sostiene che il film divulghi una pessima immagine maschile...

«È l’obiettivo della pellicola: il mio intento è capire perché molti uomini della mia generazione hanno difficoltà a parlare dei loro sentimenti. Questa incapacità porta rabbia repressa e comportamenti inappropriati. Per questo motivo i protagonisti di “Mid90s” sono misogini e omofobi».

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