I militari, dopo aver prelevato l'ex re dei paparazzi dal suo ufficio, hanno deciso di riportarlo a casa per qualche ora in modo che potesse aspettare che il figlio uscisse da scuola e lo salutasse
MILANO - C'è un dettaglio nell'arresto di ieri di Fabrizio Corona che ha messo in luce l'attenzione che i carabinieri dedicano ai più deboli in queste situazioni. Il più debole, in questo caso, è Carlos Maria Corona, figlio dell'ex re dei paparazzi. Debole certamente non per capacità fisiche, ma per la poca stabilità affettiva vissuta nel corso del tempo in relazione al rapporto con suo padre, che ha sempre vissuto a fasi alterne a causa dei ripetuti arresti. Fabrizio è stato infatti prelevato dal suo ufficio intorno alle 12 e 30 di ieri, ma per non far vivere a Carlos il trauma di tornare a casa e non trovare il genitore, le autorità hanno dapprima portato Corona in caserma per il riconoscimento, ma poi hanno deciso di dargli la possibilità di aspettare il 16enne a casa al rientro dalla scuola per poterlo salutare prima di varcare la porta del carcere.
A raccontarlo è stata Barbara D'Urso nella trasmissione 'Pomeriggio Cinque'. «Erano circa le 12 e 30 quando sono andati i carabinieri a prelevarlo in ufficio. Lo hanno portato in caserma per il riconoscimento e poi gli hanno permesso di aspettare a casa l'uscita da scuola di suo figlio Carlos Maria e poi lo hanno quindi portato in carcere», ha spiegato la conduttrice.