Sulla base delle accuse di pedofilia contenute nel film, la fondazione del cantante ha avanzato la richiesta alla HBO, che il 3 e il 4 marzo trasmetterà alcuni estratti della produzione
LOS ANGELES - Un film, “Leaving Neverland”, presentato in prima assoluta al Sundance Festival lo scorso mese di gennaio, in cui il regista Dan Reed ha dato la parola a Wade Robson e James Safechuck che, da bambini, stando ai loro racconti, avrebbero subìto molestie sessuali dal re del pop.
Secondo la fondazione, la Michael Jackson Estate - che ha definito il documentario «sensazionalista e vergognoso» -, la messa in onda degli estratti violerebbe, per di più, anche una clausola di non denigrazione presente su un accordo siglato nel 1992 tra il cantante e la rete televisiva americana.
Vedremo come andrà a finire. Anche per quanto riguarda, chiaramente, la veridicità delle accuse avanzate da Robson e Safechuck, dalle quali, tra l’altro, nel 2005, il cantante fu assolto.