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STATI UNITI«Non sono razzista» ma Lionsgate annulla comunque

06.02.19 - 14:10
Dopo le accuse di razzismo Liam Neeson non presenzierà alla première del suo ultimo film
KEYSTONE
«Non sono razzista» ma Lionsgate annulla comunque
Dopo le accuse di razzismo Liam Neeson non presenzierà alla première del suo ultimo film

HOLLYWOOD - «I’m not a racist». Con queste e altre parole Liam Neeson si è voluto difendere dalle accuse di razzismo esplose nelle ultime ore nei suoi confronti.

Ma il polverone innalzato da una sua intervista al quotidiano britannico The Independent non accenna a placarsi. Internet è impazzito di fronte alle dichiarazioni dell’attore nordirlandese. Neeson ha infatti rivelato di aver reagito con un «sentimento primitivo» alla stupro di una persona a lui vicina. Lo stupratore? Una persona di colore.

La star di "Schindler’s List" ha così rivelato - utilizzando parole sue - «Volevo uccidere un nero». Uscita dalla bocca dell’attore, la frase è immediatamente rimbalzata sui social. Molti internauti hanno iniziato ad indignarsi, sentenziando la frase come razzista.

A seguito di ciò, la situazione è subito precipitata. Sono passate solo poche ore dalle controverse parole di Neeson e l’attore si è visto cancellare l’invito alla première del suo ultimo film: "Un uomo tranquillo" ("Cold Pursuit"). La decisione proviene dall’alto: lo studio di produzione Lionsgate, anche distributore della pellicola.

La cerimonia avrà comunque luogo a New York ma il personaggio principale dell’opera non metterà piede sul red carpet.

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