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Ai Queen (e a Freddie) il grande schermo sta un po' strettino

CINEMAAi Queen (e a Freddie) il grande schermo sta un po' strettino

28.11.18 - 06:01
“Bohemian Rhapsody” di Bryan Singer (e con un Remi Malek incontenibile) ha i suoi bei problemi ma, alla fine, chi vince è il rock
20th century fox
Ai Queen (e a Freddie) il grande schermo sta un po' strettino
“Bohemian Rhapsody” di Bryan Singer (e con un Remi Malek incontenibile) ha i suoi bei problemi ma, alla fine, chi vince è il rock

LUGANO - Riassumere la carriera di una band in due orette e poco più non è certo una passeggiata. Ne sa qualcosa Bryan Singer, e quelli prima di lui: il tempo è poco e le cose da raccontare spesso tantissime. Soprattutto se stiamo parlando di un fenomeno di massa come furono (e ancora sono) i Queen di Freddie Mercury e Brian May.

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Un ottovolante rock - “Bohemian Rapsody”, pellicola che ha conquistato il botteghino in tutto il mondo facendo però storcere il naso alla critica, di punti in comune con la carriera band britannica ne ha diversi. È epico ma spesso incoerente, ha formidabili picchi così come rovinose cadute e pure un paio di momenti di stagnazione.

Freddie sopra tutti - E soprattutto inizia e finisce in un lampo: sul palco di quell'iconico concerto del Live Aid allo stadio di Wembley. Nei panni del baffuto frontman c'è un camaleontico Rami Malek che torreggia su praticamente tutti gli altri. Il suo Mercury, onnipotente sul palco e fragilissimo lontano dai riflettori, funziona e convince praticamente sempre.

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Non sempre attendibile - Traballa invece un po' tutto il resto, dall'intreccio allo svolgimento così come i dialoghi, a volte al limite della didascalia e del citazionismo. I fan della band, poi, si renderanno conto di una serie abbastanza importante di omissioni e di stravolgimenti anche cronologici, giustificati dalla volontà di costruire un arco narrativo il più funzionale e compatto possibile.

Musica, maestro! - A sostenere la pelliccola però ci pensa la parte musicale: dalla concezione in sala prove di pezzi storici come “We will rock you”, “Another one bites the dust" fino alla registrazione di “A night at the opera”. Particolarmente potente (e girata benissimo) la parte live: il finale da 20 minuti sul palco di Wembley, poi, è di quelli da brivido e vale praticamente da solo il prezzo del biglietto.

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In definitiva se volete passare due orette divertenti e in compagnia di grandissima musica, "Bohemian" fa proprio il caso vostro. Ma non cercateci un vangelo rock.

"Bohemian Rhapsody" è nelle sale ticinesi a partire da giovedì 29 con un anteprima speciale questa sera (vedi sotto)

E la primissima si fa con il live

Come celebrare il film più rock dell'anno se non... con musica dal vivo e memorabilia? Quindi non perdetevi gli eventi ad hoc dedicati all'uscita di “Bohemian Rhapsody”. Al Palacinema di Locarno l'anteprima di questa sera sarà seguita da un live-tributo e accompagnata da un'esposizione di cimeli. Appuntamento con il cineconcerto anche a Mendrisio al Cinema Plaza questo sabato 1 dicembre, alla proiezione seguirà la performance dei Virtual Simmetry.

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COMMENTI
 

Vhpd 5 anni fa su tio
Già visto, secondo me è stupendo, e questo articolo non è propriamente corretto... penso che nel film escano le emozioni che la band ha vissuto nei momenti di difficoltà, il senso di famiglia che avevano, il fatto che sono 4 musicisti che funzionavano insieme, non Freddie e 3 session man. In un impresa difficilissima, questo tentativo è secondo me molto ben riuscito. Coinvolgente, emozionante e con tantissima musica, molta in più dello standard dei biopic.
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