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CANTONEWeb, tv e musica: viaggio nel mondo di Nick Antik

27.11.18 - 06:01
Su Instagram e in tv è seguitissimo. Con la musica e le canzoni ci sa fare: e lo dimostra anche con il suo primo singolo, dal titolo “Until You Will Be Mine”
Web, tv e musica: viaggio nel mondo di Nick Antik
Su Instagram e in tv è seguitissimo. Con la musica e le canzoni ci sa fare: e lo dimostra anche con il suo primo singolo, dal titolo “Until You Will Be Mine”

TORRICELLA-TAVERNE - Vent’anni appena compiuti, Nick si è fatto notare in primis sul web - in particolare su Instagram e su YouTube -, poi in tv, sulle frequenze di Rsi, in “Cash”, “Linea rossa” e “Flex”.

Dopo avere pubblicato una serie di cover in rete - da “Imagine” (Lennon) a “Can’t Help Falling In Love” (Presley), fino a “Chelsea Hotel #2” (Cohen) -, a metà novembre ha dato alla luce il suo primo singolo, scritto appositamente per lui da qualcuno che conosciamo molto bene: Sebalter.

Nick, raccontami la nascita della canzone…

«Conosco Seba da quando, l’anno scorso, ho partecipato a “La mia banda suona il folk” (Rsi). Qualche tempo dopo, grazie a un amico comune, è nata la canzone, pensando anche un’ipotetica partecipazione alle selezioni di Eurovision Song Contest 2019».

Poi, infatti, ti sei iscritto…

«Devo dire che, malgrado la corsa verso la finale nazionale per me sia già terminata, è stata un’esperienza fantastica…».

Non sei deluso, quindi?

«No, affatto. Ho raggiunto comunque il quarto posto, un gradino sotto coloro tuttora in gara, ovvero Julie Meletta, lo stesso Sebalter e Scilla Hess».

Testo e musica di “Until You Will Be Mine” sono di Seba. Ma tu a chi dedichi la canzone?

«Alla mia ragazza, ovviamente. Ma versi e strofe possono facilmente assumere più significati: possono rispecchiarsi nell'amore, certo, ma anche in un obiettivo da raggiungere…».

Coltivi la passione per la musica da sempre... Lo devi ai tuoi genitori?

«Direi di sì… Le sette note hanno sempre fatto parte della mia vita... Suono il pianoforte fin da piccolo: ho frequentato la Scuola di musica del Conservatorio della Svizzera italiana per una decina d’anni…».

Ti sei mai prodigato nella composizione?

«Proprio in questo periodo sto lavorando al mio primo pezzo, sempre con la supervisione di Sebalter, che è anche diventato il mio manager».

Quale il titolo?

«Quello provvisorio è “Your Lips”».

Cosa vuoi anticipare della canzone? Quali i generi toccati?

«Ho l’impressione che ci sia del soul, del jazz… È molto particolare…».

Stai pensando anche un progetto più ampio? A un album, a un ep?

«Sì, a un album, ma non uscirà prima della fine del 2019… Nei prossimi mesi, sempre con Seba, lavorerò ai pezzi che lo completeranno…».

Parliamo delle cover pubblicate su YouTube: nessun timore a misurarti con Lennon, Presley e Cohen?

«Beh, un po’ di timore c’era, ovviamente... Loro sono i grandi… Ma ritengo che nelle vita non ci si debba fermare troppo a pensare o a riflettere, è meglio buttarsi...».

Hai un piano B?

«Sono iscritto al Csia: mi sto specializzando nella creazione di tessuti. Ma non andrò in quella direzione, nonostante la moda mi interessi molto. Il mio futuro sarà nella musica o nel cinema. Anche la settima arte mi appassiona molto… Tra i miei mille progetti c’è infatti l’intenzione di frequentare anche una scuola di regia...».

 

 

 

 

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