Cerca e trova immobili

INTERVISTA«Vi presento la mia magnifica ossessione»

14.11.18 - 06:01
Riccardo Gaffuri, architetto, scrittore e pittore. In una mostra presenta “Donna o divina”. Le dive del cinema riviste alla sua maniera
«Vi presento la mia magnifica ossessione»
Riccardo Gaffuri, architetto, scrittore e pittore. In una mostra presenta “Donna o divina”. Le dive del cinema riviste alla sua maniera

CHIASSO/SEREGNO - Si chiama Kubeart ed è costituito da un gruppo di artisti il cui principale scopo è la creazione di opere d’arte e design. Esporranno da venerdì a domenica a Seregno, presso Villa Silva (inaugurazione sabato alle 18.00). Loro sono Gastone Turrin,  Emiliana Longoni e Riccardo Gaffuri. I primi due presenteranno creazioni artistiche denominate “POP” per via del tipo di decorazione omonima ed estesa a superfici e materiali inediti ai quali viene data vita completamente nuova. Riccardo Gaffuri invece è un architetto che opera in Ticino. All’attivo ha già un libro, “Le pagine nascoste”, edito da BookSprint Edizioni. A Villa Silva Riccardo Gaffuri presentà la collezione “Donna o divina”, immagini di celebri attrici che hanno fatto la storia del cinema, ritratti creati con l’introduzione di nuove tecniche ed elementi allegorici.

Come nasce l’idea di dipingere quadri di dive del cinema?
«Dal mio passato ho imparato ad apprezzare i vecchi film di Hollywood grazie a mia madre. Il passo successivo poi è stato obbligato: le dive dei quei film sono diventate una magnifica ossessione».

Quale rapporto esiste tra donna e divina?
«Questo è un aspetto che ho voluto sondare e trasporre nelle mie opere perché dietro ad una diva c’è sempre una donna con tutta una moltitudine di sentimenti contrastanti che possono esaltare o annullare il potere della diva sulla gente».

Con quale criterio hai scelto le attrici dei tuoi ritratti?
«Ho scelto quelle che nel mio immaginario hanno rappresentato un momento, un pensiero, un’emozione indimenticabile».

Tra i ritratti ce n’è anche uno che non appartiene a un’attrice.
«È mia madre. Per me rimarrà per sempre divina. È stata una donna eccezionale. Assomigliava molto a Jennifer Jones. A lei devo tutto».

KUBEART è stato concepito come un “cubo contenitore”, un laboratorio di creazioni che non si limitano all’arte pura ma anche al design che spazia dal complemento d’arredo al vero e proprio mobile. Anche i componenti del progetto, che per ora sono tre, potranno subire modifiche ed integrazioni, proprio in virtù di un’ottica aperta a nuove influenze e contaminazioni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE