Abbiamo parlato con Tyler Joseph (voce) e Josh Dun (batteria), ossia coloro che condividono le fila dei Twenty One Pilots, duo che troviamo regolarmente in vetta alle charts internazionali
COLUMBUS (OHIO) - Il 5 ottobre i due ragazzi hanno dato alle stampe il nuovo album, il quinto, dal titolo “Trench” (Fueled by Ramen/Warner), che il prossimo 23 febbraio presenteranno in dimensione live - nella loro unica data in territorio elvetico - all’Hallenstadion di Zurigo.
Tyler, Josh, come vivete tutto questo successo?
Tyler: «A noi, da sempre, interessa crescere musicalmente, non il clamore...».
Josh: «Innanzitutto, non dormiamo sugli allori... Un nuovo album deve essere sempre migliore del precedente. Lo dobbiamo ai nostri fan… E anche a noi stessi…».
Cosa rende “Trench” migliore di “Blurryface” (Fueled by Ramen/Warner, 2015), il vostro quarto disco?
Tyler: «È una sorta di sequel, anche se “Trench” racconta una storia. Racconta di un mondo in cui troviamo il nostro posto».
Vi siete focalizzati di nuovo su temi come la depressione e il suicidio. Non avete il timore di venire fraintesi?
Tyler: «Su alcune canzoni, devo dire, abbiamo discusso a lungo. Il rischio di fraintendimento comunque non potrà mai essere completamente eliminato: talvolta devi lasciare andare le cose, altrimenti attorno a te costruisci la tua prigione...».
Tre anni fa con il singolo “Stressed Out” avete fatto il botto…
Tyler: «Sì, ma non è che con “Trench” volessimo ripetere la formula... Nei termini che non abbiamo mai voluto strizzare l’occhio a nuovi ipotetici fan, bensì ringraziare tutti coloro che ci seguono con affetto da anni…».
La tournée che vi porterà anche a Zurigo, prende il nome dall’undicesima traccia dell’album, “Bandito”...
Tyler: «Amo dare un nuovo significato a parole semplici ed emotivamente cariche, come “Trench” (trincea, ndr) o “Bandito”. Termini che condividiamo con i nostri fan e la nostra community. Io e Josh, d’altra parte, siamo banditi… E il tour, di conseguenza, porta questo nome…».
Come vi muovete, effettivamente, voi due all’interno della community?
Josh: «I nostri fan influenzano molte nostre decisioni… Nel momento in cui percepiamo un certo tipo di vibrazione, essa influisce sul nostro sound o sui nostri show…».