La presunta vittima di violenze sessuali di Asia Argento ha parlato per la prima volta: «Temevo che la gente non avrebbe capito, perché sono un maschio»
LOS ANGELES - È arrivata nella tarda serata di ieri la risposta di Jimmy Bennett, l'attore oggi 22enne che ha denunciato un'aggressione sessuale subita da Asia Argento quando lui era solo 17enne. A riportare le sue parole, le prime dall'inzio della vicenda arrivata all'attenzione del pubblico attraverso le pagine del New York Times, è stato l'Hollywood Reporter.
«Non ho voluto parlare della mia storia personalmente perché ho preferito gestirla privatamente, con la persona interessata e che mi ha fatto il torto», ha spiegato Bennet che ha ottenuto dalla Argento 380mila dollari attraverso un accordo extra-giudiziale, «il mio trauma però si è rifatto vivo quando lei ha raccontato di essere stata vittima a sua volta di violenze (di Harvey Weinstein, ndr.). Negli scorsi giorni e nelle scorse ore non ho voluto prendere posizione pubblicamente perché mi vergognavo e avevo paura a causa dell'opinione pubblica».
«Quando è successo ero minorenne e ho tentato di farmi giustizia in una maniera che aveva senso per il me 17enne di allora, non ero pronto ad affrontare la possibilità che questa cosa diventasse pubblica», ha continuato il 22enne, «ai tempi pensavo che la gente non avrebbe capito come l'avevo vissuta. Io, maschio, adolescente e vittima di violenze sessuali e che ci potessero essere dei pregiudizi a riguardo. Nella mia vita mi sono trovato davanti tante difficoltà, questa è un'altra, ho deciso che la affronterò a testa alta andando avanti, ma non più in silenzio.
La contea di Los Angeles ha confermato di aver aperto un fascicolo a riguardo - avere rapporti sessuali con minorenni, anche consenzienti, nello stato della California è un crimine punibile - e che si metterà in contatto con Bennett e i suoi legali.