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ARZOVive tra i vigneti ticinesi la 58enne regina del burlesque

23.08.18 - 06:01
Da ragazzina ha dovuto combattere contro i pregiudizi della famiglia, che non vedeva in lei un talento artistico. La "vita spericolata" di Karin Hochapfel, artista, ballerina, cantante e sciamana
Vive tra i vigneti ticinesi la 58enne regina del burlesque
Da ragazzina ha dovuto combattere contro i pregiudizi della famiglia, che non vedeva in lei un talento artistico. La "vita spericolata" di Karin Hochapfel, artista, ballerina, cantante e sciamana

ARZO – Abita in una casetta nel verde di Arzo, tra i vigneti. Lei è Karin Hochapfel, 58 anni e fisico da urlo, regina del burlesque, disciplina che va sempre più di moda nella Svizzera italiana. Cresciuta a Göttingen, nel nord della Germania, Karin è una donna che ha dovuto lottare a lungo contro i pregiudizi di una famiglia che non vedeva in lei il talento artistico. Cantante, showgirl, sciamana, si racconta. «Vivo in Ticino da una decina di anni, in una casa che mi permette di respirare l'energia della natura». 

Non solo spogliarello – Nel 2014, la 58enne tedesca ha pure fondato la compagnia Le Belle Pollastre. Un gruppo di donne non più giovanissime che svelano il loro lato più sensuale e più sexy. «Il burlesque non è solo uno spogliarello. Negli spettacoli, esprimo la profondità del ruolo primordiale femminile combinato con la leggerezza, l’autoironia e la sensualità. Tutto in maniera naturale. Non c'è nulla di volgare in ciò che facciamo. Ci sono tre tipi di reazione di fronte ai nostri spettacoli: c'è chi si esalta, chi giudica e chi resta neutrale».

Contro corrente – E pensare che, quando era ragazzina, i suoi genitori le avevano sconsigliato vivamente di intraprendere una carriera artistica. «Mamma, ad esempio, desiderava che facessi l'insegnante». Karin ha fatto di testa sua. «Mi sono iscritta all'accademia di belle arti a Karlsruhe. Sono stata pittrice, dipingevo quadri astratti. Avevo due studi: uno a Colonia e uno a Palermo. Non solo. Ho coltivato anche la mia passione per il canto. E con la mia voce ho girato l'Europa. Ho vissuto a lungo a Londra, dove mi sono esibita in vari locali. E pure al British National Theatre».     

La forza di una donna – Proprio a Londra Karin conosce il burlesque. «Che – lo ribadisce – non ha nulla a che fare con lo striptease. Quella è perversione. La forza di una donna è quella di stare bene nel proprio corpo. La donna non è un oggetto. Qui la donna è un soggetto. Decide lei. Purtroppo in Paesi come l'Italia il burlesque è visto in maniera diversa nei mass media. Anche qui in Svizzera abbiamo questo problema. C'è bigotteria. Lo percepisco anche quando tengo i miei corsi. Molte donne si sentono sporche all'inizio. Il piacere e la sessualità sono spesso percepite male nella nostra società». 

La via dello sciamanesimo – Karin, nel corso degli ultimi anni, ha anche intrapreso un percorso di sviluppo personale sciamanico. Oggi è anche life coach. «Ho studiato in Inghilterra, in Italia, in Germania. Ho imparato che tutto ciò che incontro nella mia vita è un riflesso di quanto ho dentro di me. Se una persona non sta bene con sé stessa, non può fare del bene. Ognuno di noi deve trovare un proprio equilibrio. E soprattutto lo deve sapere mantenere». 

Mai fermarsi – La spiritualità occupa una parte importante nell'esistenza di Karin. «Ho un figlio, un compagno. Mi sento una donna realizzata. Però c'è sempre qualcosa da imparare. C'è sempre un percorso da fare. Spesso la gente, a una certa età, si ferma. Si blocca. Non vuole più lanciarsi. È l'inizio della morte e della malattia».   

 

 

 

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