«Avrei dovuto dirlo prima» ha ammesso, pentita, l'attrice
ROMA - Anche Valeria Golino ha ricevuto lo stesso trattamento riservato da Harvey Weinstein a molte altre attrici. L'interprete italiana lo ha rivelato a 'Il Fatto Quotidiano', spiegando di essere consapevole che avrebbe dovuto denunciarlo o quanto meno avrebbe dovuto raccontare prima l'accaduto.
Parlando degli episodi portati alla luce da alcune sue colleghe, Valeria ha detto: «Ha tenuto con me più o meno lo stesso atteggiamento». Quale atteggiamento esattamente? «Quello descritto dalle altre attrici. E ho scelto di non parlarne perché credo che a questo punto sia inutile, quindi sto vivendo un #MeToo personale, una riflessione con me stessa. Ci penso e mi analizzo».
«Avrei dovuto denunciarlo a suo tempo, o ne avrei dovuto parlare, e invece sono rimasta zitta e per mille motivi», ha poi aggiunto.
Valeria non pensava che si sarebbe arrivati davvero a un processo e a vedere Weinstein in manette: «Non credevo neanche che si sarebbe arrivati qui, con lui diventato la personificazione del male». Il produttore americano non è stato infatti l'unico ad aver fatto avances spinte e non richieste alla Golino: «Purtroppo no, e per questo non è stato un trauma, ma un episodio molto fastidioso».