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CANTONEIl crowdfunding di Nic Gyalson va a gonfie vele

18.05.18 - 06:01
Il musicista luganese ha lanciato la raccolta fondi di “You Could Almost”, il suo nuovo album strutturato in quattro capitoli
Il crowdfunding di Nic Gyalson va a gonfie vele
Il musicista luganese ha lanciato la raccolta fondi di “You Could Almost”, il suo nuovo album strutturato in quattro capitoli

LUGANO - Procede con il vento in poppa il crowdfunding di “You Could Almost”, il nuovo disco di Nicolò Mariani alias Nic Gyalson. Il musicista luganese ha lanciato la raccolta di fondi per il primo dei quattro capitoli del suo nuovo album sulla piattaforma Musicraiser. Ci sono 45 giorni di tempo per sostenere il progetto (scade il 25 giugno) ed è stato già ampiamente superato il 50% della raccolta dopo la prima settimana.

Nic, raccontami un po’ come sarà questo nuovo disco.

«È una cosa su cui sto ragionando in realtà da parecchio tempo. Già durante la realizzazione di “Alluvision” (nel 2016, ndr) stavo iniziando a comporre alcune canzoni, le storie alla base si riferiscono a quel periodo, già tre anni fa. Avevo iniziato a lavorarci ancora con Andrea Cajelli (titolare dello studio di registrazione “La Sauna” di Varano Borghi, in provincia di Varese, ndr), con cui ho fatto il primo album, che purtroppo è morto subito dopo. Quindi ho messo tutto un po’ in pausa, anche perché stavamo facendo il tour di “Alluvision” e ci sono stati dei cambiamenti nella line-up. Il lavoro di composizione è andato avanti, ma non la produzione».

Sarà diviso in 4 capitoli: che caratteristiche avranno?

«L’ho strutturato in quattro capitoli da due brani e video ciascuno. Sto lavorando su brani più lunghi rispetto ai miei precedenti. Per il momento sono otto tracce, poi si vedrà… Le clip saranno a volte semplici, a volte più complesse. I capitoli usciranno con scadenze regolari di tre mesi sull’arco di un anno».

Chi prende parte al progetto oltre a te?

«In studio con me ci saranno ancora Dario Pedrazzi alla batteria, come per il primo album e come per quasi tutti i concerti degli ultimi tre anni, e Serena Maggini che suona con me sul palco da due anni che suona le tastiere, il basso synth e canta le seconde voci. Eventualmente ci saranno degli ospiti...».

Ci tieni a precisare che il crowdfunding non è una richiesta di elemosina, ma una vera e propria prevendita, giusto?

«Stiamo facendo una campagna di crowdfunding con la piattaforma Musicraiser che è dedicata esclusivamente a progetti musicali. Si parte dal presupposto che chi contribuisce - a meno che decida di fare altrimenti, si può donare e basta - di base acquista un pacchetto. Tutti contengono la prevendita della nuova musica, visto che il primo capitolo uscirà a settembre e il disco fisico circa un anno dopo. Raccogliamo i fondi che ci aiuteranno a partire».

Quali sono le ricompense per chi sosterrà il progetto?

«C’è il download del primo capitolo ma anche quelli successivi quando usciranno, in modo da mantenere l’interesse di chi partecipa alla raccolta. Inoltre si può decidere di ricevere il disco di “Alluvision”, delle mie colonne sonore e del merchandising. Fino ad arrivare a un concerto privato nel salotto di casa ma anche presso un locale».

Suonerai presto alla Festa della Musica di Mendrisio: ci sarà un “antipasto” del disco?

«L’idea è di anticipare qualcosa di nuovo. È un po’ il motivo per cui ho deciso di partecipare: mi hanno chiesto se mi avrebbe fatto piacere e dopo un attimo di riflessione ho risposto “Ma sì, perché no”. È un po’ che non faccio un concerto con la band in Ticino e sarà la prima data con la nuova formazione».

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