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STATI UNITILa vera (?) storia della bimba più molesta di Instagram

15.05.18 - 18:25
E che fra insulti e mazzette sbandierate ha svariati milioni di followers, ma a quanto pare dietro a tutto quanto c'è la mamma che per spingerla ha pure perso il lavoro
La vera (?) storia della bimba più molesta di Instagram
E che fra insulti e mazzette sbandierate ha svariati milioni di followers, ma a quanto pare dietro a tutto quanto c'è la mamma che per spingerla ha pure perso il lavoro

LOS ANGELES - Nove anni appena compiuti, americana, capelli ossigenati e alta due mele e poco più. Una bimba come tante altre se non fosse che, fra urla e insulti a catinelle (anche razziali) sfoggia mazzette di banconote, gioielli ipercostosi e guida fuoriserie rombanti (sì, anche solo per qualche metro, ma lo fa). Tutta questa opulenza sarebbe frutto della sua attività di «spacciatrice di cocaina».

«Anche il vostro rapper preferito non guadagna quanto me» - Lil Tay è uno di quei fenomeni online che sono davvero difficili da spiegare: come un cono gelato di quelli esagerati riunisce diversi stereotipi del web e dei social. Dai bimbi vlogger che parlano di sé, passando per i ragazzi ricchi che fanno sfoggio di gadget esagerati (i famosi e insopportabili "Rich Kids") e per i rapper-trapper in faida perenne con il mondo, finendo con i prankster - quelli che fanno gli scherzacci - più tradizionali.

Sogni di gloria? - Un personaggio come Tay ha dimostrato di attecchire bene e soprattutto di funzionare facendo arrabbiare svariate migliaia di persone. E quando sul web hai platee di "haters" che ti guardano e ti commentano vuol dire che qualcosa di giusto lo stai facendo. E così la piccola accarezza sogni di gloria e pensa anche a darsi all'hip-hop (perché no, già che ci siamo).

Troppo giovane ma... - Al di là del fatto che possa piacere o meno, come giustamente ha fatto notare anche la Cnbc c'è il fatto che Tay sarebbe semplicemente troppo giovane per avere un account Instagram (il limite è 13 anni), figurarsi poi utilizzarlo come piattaforma per farci una carriera. Lei, come tanti altri influencer in fasce. Instagram dal canto suo ha dichiarato: «È difficile verificare l'età di chi ne fa richiesta». Twitter, se non altro, ha deciso di sospenderle l'account. 

Lo zampino della mamma - Ma dietro a tutta la "posa" che c'è di vero? Non è facile dirlo, una cosa di cui siamo sicuri è che la mamma di Tay - Angela Tian - è stata licenziata dalla sua azienda immobiliare per aver girato dei video con come protagonista la bimba utilizzando alcune case che doveva vendere e pure con un paio di auto del suo capo (una Mercedes e una Bentley).

«Mi ha detto che con la mia Mercedes voleva solo farci un selfie con la figlia» - «Mi aveva chiesto se poteva fare un paio di selfie con la macchina e la bambina», ha dichiarato il suo datore di lavoro a GlobalNews, «poi però ho scoperto che era finita in un video da svariati milioni di clic...». Alla rabbia del capo che si è sentito «raggirato» e «sfruttato», la donna ha risposto rassegnando le sue dimissioni. Altri siti, però parlano di licenziamento in tronco.

 

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