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Uno dei giurati che ha giudicato colpevole l'attore ha dichiarato che l'elemento chiave sulla sua colpevolezza sono state le sue dichiarazioni di una dozzina d'anni fa
NEW YORK - Sono state le parole di Bill Cosby il più grande elemento di accusa contro se stesso. Parola di Harrison Snyder, uno dei giurati al processo che lo scorso giovedì ha visto l'attore giudicato colpevole di aggressione sessuale nei confronti di Andrea Constand.
«Penso sia stata la sua deposizione, davvero» ha spiegato il 22enne, riferendosi alle parole pronunciate dal divo della tv tra il 2005 e il 2006, nell'ambito di una causa civile intentatagli da Constand. «Ha ammesso di aver dato il Quaalude a donne, giovani donne, per fare sesso con loro».
Snyder è rimasto più impressionato da queste dichiarazioni - peraltro già note - che dalle testimonianze delle cinque donne che sono sfilate in aula. Il giovane, nel corso di un'intervista a "Good Morning America", ha ammesso di «essere un po' troppo giovane» per essere un fan di Cosby e del suo show "I Robinson", e pure di non aver familiarità con il movimento #MeToo. «Ha affermato di aver dato queste droghe ad altre donne» ha aggiunto Snyder. «Ha detto lui stesso di aver usato droghe con altre donne».
