L'attrice ha raccontato quanto sia stato difficile il periodo dei suoi esordi sulle passerelle
ROMA - Kasia Smutniak è stata formata dai primi anni di carriera come modella, quando girava per il mondo da sola per lavoro e doveva imparare a cavarsela da sola.
Con il settimanale 'Vanity Fair' l'attrice di origini polacche ha ripercorso quel periodo difficile. "Nei tre anni trascorsi in passerella tra i Continenti ho lavorato molto, dormito poco e ho imparato ad arrangiarmi da sola. Passai alcuni mesi in Giappone, da adolescente, per fare la modella. Non conoscevo la lingua, sapevo a malapena due parole in inglese, vivevo in un residence e condividevo la stanza con altre persone. Mi sentivo sola e altrettanto solissime, tra un aereo e l'altro, mentre ci raccontavamo i nostri brevi passati, erano le mie compagne di avventura», ha raccontato.
«A chi mancava la mamma, a chi il fidanzato, a chi la testa di sopportare la situazione. Un'esperienza tostissima che mi è servita tanto. Ero una zingara con la valigia in mano. Avevo fame e dovevo procurarmi da mangiare? Vagavo in cerca di una schifezza più o meno commestibile. Avevo la febbre? Affrontavo la complicatissima metropolitana locale per procacciarmi un'aspirina. Era pura sopravvivenza, a seconda delle circostanze, cambiavano solo le esigenze», ha poi continuato.
Oggi però la sua vita è sui set cinematografici italiani e la situazione è decisamente meno spaesante di quella vissuta quando faceva la modella. «Ormai arrivo e mi sento vecchia, nelle varie troupe conosco chiunque», ha concluso.