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ITALIAFabrizio Frizzi santo, una proposta che fa discutere

10.04.18 - 11:00
L'ipotesi del settimanale Di Più trovi appoggi in ambito ecclesiastico ma riceve consensi unanimi
Rai
Fabrizio Frizzi santo, una proposta che fa discutere
L'ipotesi del settimanale Di Più trovi appoggi in ambito ecclesiastico ma riceve consensi unanimi

ROMA - Sta facendo discutere in Italia la proposta lanciata dal settimanale Di Più di avviare il processo di beatificiazione - e poi di santità - di Fabrizio Frizzi, il popolare conduttore televisivo scomparso il 26 marzo scorso all'età di 60 anni.

Intervistato dal periodico diretto da Sandro Mayer, il postulatore generale (colui che si occupa delle cause di canonizzazione) dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, don Romano Gambalunga, si è detto possibilista: «Di sicuro questo consenso popolare così contagioso può essere interpretato come “fama di santità”, il termine con cui noi postulatori definiamo un primo segnale importante per aprire un processo di canonizzazione». Il diffuso cordoglio alla notizia della morte di Frizzi è un segnale positivo: «Come postulatore, sono toccato dal grido del popolo che ha eletto Fabrizio a esempio di bontà, che si rivolge a lui come farebbe con chi ha più caro al mondo, una mamma, o un papà o un fratello, chiedendo aiuto e serenità». Intorno a Frizzi si respirava una «fama di santità», aggiunge Gambalunga. 

La proposta di Di Più, come detto, non ha raccolto immediati e unanimi consensi. Qualcuno pensa che sia inappropriato parlarne a così poca distanza dal decesso. Una sintesi di questa posizione è stata pubblicata su Giornalettismo: «Il sentimento di dolore collettivo generato dalla morte di Fabrizio Frizzi deve essere rispettato, ma il modo migliore per ricordare un conduttore TV che ha emozionato così tante persone non pare essere un processo di beatificazione basato sulla semplice fama. Anche i religiosi dovrebbero spiegarlo ai settimanali che cercano di catturare l’attenzione del pubblico, ancora così elevata nei confronti di una persona che sicuramente ha lasciato un bellissimo ricordo di sè nel grande pubblico».

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