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Il parapendista ticinese da un milione di fan social

CANTONEIl parapendista ticinese da un milione di fan social

12.03.18 - 06:01
È il 16enne Mattia Vosti. Il segreto del suo successo? Unire i video dei voli con la musica
Mattia Vosti
Il parapendista ticinese da un milione di fan social
È il 16enne Mattia Vosti. Il segreto del suo successo? Unire i video dei voli con la musica

LUGANO - È diventato una piccola celebrità social grazie ad alcuni video, nei quali ha unito le sue grandi passioni: il parapendio e la musica. L’accoppiata si è rivelata vincente e oggi il 16enne Mattia Vosti vanta oltre 1 milione di fan su musical.ly, piattaforma di condivisione video molto popolare tra i più giovani. Lo abbiamo intervistato per sapere qual è il segreto del suo successo.

Sei figlio d’arte: è stato tuo padre a guidarti verso lo sport o, vedendolo in volo, ti è venuta voglia di emularlo?

«Mio padre faceva già parapendio nel 1989 e lo fa ancora adesso, quindi sono circa 30 anni che vola. Ho fatto il mio primo volo in biposto, con mio papà,  in occasione del mio primo compleanno. Sicuramente è lui che mi ha passato la voglia di farlo e, vedendolo volare, mi è venuta ancora di più».

Sei ancora il più giovane parapendista del Cantone?

«Con brevetto sì, ma adesso c’è una ragazza di un anno meno di me che sta facendo la scuola».

Cosa occorre per acquisire il brevetto?

«Occorre un’età minima di 16 anni anche se si può iniziare a frequentare la scuola a 14 anni. Serve avere un minimo di conoscenza del parapendio, che si acquisisce con i voli provati insieme all’istruttore, per poi procedere con l’esame teorico e con quello pratico».

Quali corsi bisogna fare?

«Ci sono due scuole in Ticino, la Paramania Flying School di Sant’Antonino e la Pink Baron di Capolago. Le lezioni pratiche avvengono un po’ in tutto il Ticino, dipende dalle condizioni atmosferiche».

Che qualità occorrono per essere un buon parapendista?

«Bisogna avere una certa responsabilità e capire quello che si sta facendo. In più serve una certa dose di prudenza ma nello stesso tempo occorre osare: tutti dicono che si ha paura delle vertigini ma è una cosa diversa rispetto, ad esempio, allo stare sull’orlo di una diga. Bisogna provare per capirlo».

Veniamo alla parte social: che effetto ti fa avere più di un milione di persone che ti seguono?

«Sinceramente non so tanto come spiegarlo: non ho pubblicato questi video con l’obiettivo di diventare famoso. Questo social, musical.ly, è basato principalmente sulla musica e siccome mi piace molto la musica, ho pensato di unirla al parapendio in maniera originale. Sono stato il primo a unire i video dei voli alle canzoni su questo social e gli sviluppatori hanno riconosciuto questa caratteristica e mi hanno aiutato a diventare famoso e a guadagnare questi fan».

In che modo?

«C’è una modalità che mette in evidenza alcuni video: è una pagina dove tutti gli utenti possono vederli. Grazie a questa esposizione che mi è stata data ho potuto guadagnare moltissimi fan. Ho apprezzato il gesto e mi fa piacere che a molte persone piaccia quello che io posto. Ringrazio per questo i responsabili di musical.ly».

Cosa fai in questo momento, e cosa vorresti fare “da grande”?

«Sto studiando a Trevano come laboratorista in chimica. Voglio proseguire questa formazione e vedere se il lavoro mi piace, ma non penso di farlo per tutta la vita».

Il parapendio ci sarà sempre?

«Sì, quando ci sarà il tempo libero, sempre».

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