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CANTONEViaggio nelle mille sonorità di Costa

05.02.18 - 06:01
Pubblicato sul finire del 2017 “Ghostbastards EP”, il primo lavoro nato dal sodalizio artistico tra i ticinesi Costa e gli mc Gremo e Saymo
Viaggio nelle mille sonorità di Costa
Pubblicato sul finire del 2017 “Ghostbastards EP”, il primo lavoro nato dal sodalizio artistico tra i ticinesi Costa e gli mc Gremo e Saymo

BALERNA – Avevamo conosciuto Luca Costanzo – ossia Costa della crew Big Bang Family – poco meno di un anno fa, nel momento in cui ci aveva parlato della sua label, la Space Rules Records, che si focalizza su produzioni – in vinile – di hip hop sperimentale e derivati.

La sete di ricerca musicale di Luca non conosce battute d’arresto: tant’è vero che lo ritroviamo costantemente a caccia di nuove sonorità, che riporta alla luce anche da vecchi e impolverati microsolchi. Microsolchi che – spiega – «di tanto in tanto, stazionano tra le mura del mio negozio di dischi, La Mecca di Balerna».

Ma ora veniamo a questo suo nuovo progetto, Ghostbastards, che condivide con gli amici mc Gremo e Saymo, entrambi membri del collettivo Garage 5. Un progetto, questo, attraverso il quale ha da poco pubblicato – in cd e in formato digitale – il primo ep, omonimo (Big Bang Family/Garage Five Records): otto tracce di ottima fattura in cui lui, Luca, amalgama suoni e beat, modulandoli a ridosso di una matrice hip hop per i due amici e colleghi, così come per gli ospiti Dj Royz, Nx e Dj Mardoch.

Luca, raccontami la nascita del progetto…

«Il progetto è nato all’inizio del 2017, periodo in cui Gremo e Saymo giravano spesso nel mio studio (il Big Bang di Stabio, ndr) per altri lavori… Intanto, io stavo mettendo a punto alcune tracce strumentali, dalle quali, poco dopo, ha incominciato a prendere forma l’embrione dell’ep…».

Cosa vuoi dirmi del lavoro sui brani?

«Tra di noi il lavoro scorre molto velocemente e il progetto è venuto alla luce dall'esigenza di fare nuova musica: ci troviamo molto bene insieme e, musicalmente parlando, abbiamo parecchi punti in comune…».

Questa volta come hai lavorato alle sonorità che troviamo all’interno della produzione? Quali le maggiori influenze?

«Posso dirti che mi muovo sempre a largo raggio: in particolare, nel corso del processo di lavorazione dell’ep, ho ascoltato parecchia musica elettronica, ambient e molto prog rock, che successivamente, in qualche modo, ho tentato di riproporre in chiave hip hop all’interno dei miei beat…».

Avete pubblicato anche un paio di video…

«Il primo – girato e montato da Stefano Disgrazia - è uscito subito dopo la nascita del progetto in supporto al pezzo messo a punto con Nx (dei Massakrasta): “Sud Side Connection”. Il secondo, invece, il clip de “Il vuoto”, è uscito pochi mesi fa, contemporaneamente alla realizzazione dell’ep…».

Dove possiamo trovare la produzione?

«L’edizione cd è in vendita nel mio negozio, mentre il formato digitale è su Bandcamp, dove ho pubblicato anche la versione solo strumentale dell’intero lavoro (“Ghostbastards Beats”)».

Avete già presentato l’ep dal vivo?

«Per ora soltanto una volta, ma stiamo lavorando ad altre date, che ci porteranno sul palco presumibilmente in primavera…».

 

 

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