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L'attrice difende le donne dagli attacchi ricevuti dopo i loro racconti di presunti abusi sessuali
ROMA - In un'intervista rilasciata a Vanity Fair Ornella Muti è intervenuta sul caso delle molestie sessuali che sta facendo tremare il mondo del cinema internazionale, ma anche quello italiano. L'attrice ha detto la sua sul caso di Asia Argento, tra le prime accusatrici di Harvey Weinstein, e Miriana Trevisan, che ha detto di essere stata molestata da Giuseppe Tornatore.
«Alla prima, che ha raccontato del suo incontro in albergo, hanno detto: "Vai a cena sola in un hotel con un produttore? Ma tua madre dov'era?". All'altra anche peggio. Le hanno dato dell'attrice fallita. Una cosa ignobile. Perché, se fosse diventata Sophia Loren invece sarebbe andato bene? Capisce qual è il timore di aprirsi? Se parli, ti si scagliano contro. Racconti e ti dicono: "Che carriera miserabile hai fatto tu, stronza?". Ma che significa? Non dovresti essere toccata a prescindere dai successi ottenuti con i tuoi film. "Siete delle donnette, siete delle fallite". Questo dicono. E vorrei capire dove sarebbe la convenienza di denunciare se questo è il trattamento», ha spiegato.
«Poi guardi, si parla di donne molto giovani. Io ho avuto tante amiche giovani che si sono perse, per colpa dei gruppi degli sceneggiatori "nani" dell'epoca in cui iniziai. Li chiamavano i 7 nani. Acchiappavano 'ste ragazze sperdute, le illudevano, le usavano, le lasciavano al loro destino e in un secondo le trasformavano in tro*e», ha quindi aggiunto.
Infine Ornella, il cui vero nome è Francesca Romana Rivelli, ha dato la sua opinione anche su quanto sta succedendo al regista Fausto Brizzi, accusato da diverse donne di avances più che spinte.
«Non so se ha fatto davvero quel che dicono dieci ragazze o se è soltanto un capro espiatorio per scaricarsi la coscienza. Prima di trasformare una persona in un orco, aspettiamo un momento. Calma. Il processo in tv è di un livello bassissimo. Non dovremmo decidere da Barbara D'Urso se uno è colpevole o innocente. Comunque voglio dire un'altra cosa su Brizzi», ha concluso.
