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STATI UNITIWeinstein «assoldò ex agenti del Mossad» per tutelarsi

07.11.17 - 11:31
Secondo il New Yorker, voleva raccogliere informazioni sulle attrici che si preparavano a diffondere le accuse di molestie
Keystone
Weinstein «assoldò ex agenti del Mossad» per tutelarsi
Secondo il New Yorker, voleva raccogliere informazioni sulle attrici che si preparavano a diffondere le accuse di molestie

NEW YORK - In un lungo articolo dal titolo "L'esercito di spie di Harvey Weinstein", il New Yorker scrive oggi che il produttore di Hollywood coinvolto in un vasto scandalo a sfondo sessuale assoldò nell'autunno dello scorso anno diversi investigatori privati, tra cui ex agenti del Mossad, per raccogliere informazioni su attrici e giornalisti che si preparavano a diffondere le accuse nei suoi confronti.

Il periodico afferma di aver ottenuto decine di pagine di documenti e testimonianze da sette fonti diverse direttamente coinvolte nel tentativo di raccogliere informazioni. In particolare, aveva assunto, tra le altre agenzie, la Kroll, una delle maggiori compagnie di intelligence, e la Black Cube, una azienda guidata soprattutto da ex funzionari del Mossad e di altre agenzie di intelligence israeliane.

Due investigatori privati della Black Cube, continua il New Yorker, si incontrarono usando false identità con l'attrice Rose McGowan, che accusò poi pubblicamente Weintein di stupro, per carpirle informazioni. Uno dei due investigatori finse di essere un sostenitore dei diritti delle donne e segretamente registrò le conversazioni di almeno quattro incontri con l'attrice.

Quando l'attrice parlò del giornalista Ronan Farrow, l'agente si affrettò a contattarlo, dicendo di volerlgli parlare per coinvolgerlo in una campagna contro la discriminazione delle donne nei luoghi di lavoro. Secondo Farrow, gli investigatori stavano rintracciando i giornalisti per «scoprire le loro fonti».
 
 

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