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CANTONEA JazzAscona una “Création” firmata Salis & Watson

30.06.17 - 06:01
Domani a JazzAscona uno speciale progetto messo a punto dal ticinese Frank Salis, che questa volta vedremo al pianoforte e non all’Hammond, e dal trombonista e cantante americano Michael Watson
A JazzAscona una “Création” firmata Salis & Watson
Domani a JazzAscona uno speciale progetto messo a punto dal ticinese Frank Salis, che questa volta vedremo al pianoforte e non all’Hammond, e dal trombonista e cantante americano Michael Watson

ASCONA – La 33esima edizione del festival sta per giungere al termine, e lo farà, come sempre, in grande stile. Sul palco (Stage New Orleans) domani (sabato 1. luglio) alle 19.30, a guidare una band creata appositamente per l’occasione, approderanno Salis – nato e cresciuto in Ticino, ma da tempo di base a Losanna – e Watson, uno dei più quotati musicisti della nouvelle vague di New Orleans. Le fila del combo saranno completate da Kevin Louis (tromba), James Martin della Soul Brass Band (sax) – entrambi di New Orleans - e dai giovanissimi componenti del duo Twogether, ossia il tedesco Simon Oslender (Hammond) e l’olandese Jerome Cardinaals (batteria), che abbiamo già visto esibirsi con Salis tempo fa al Teatro del Gatto (Ascona).

Abbiamo incontrato Frank Salis…

Frank, raccontami la nascita del progetto…

«Nicolas Gilliet - il direttore artistico di JazzAscona –, con cui ho lavorato spesso in passato, mi ha lanciato l’idea di questa creazione esclusiva per il festival, o meglio, di questa “Création”: è questo il nome del progetto… È un’opportunità prestigiosa, questa, che non ho potuto non cogliere al volo… Da quegli istanti, insieme, abbiamo incominciato a pensare all’assetto della band…».

Cosa vuoi dirmi delle composizioni?

«In tutto la setlist raccoglierà sette brani originali - per i quali Michael Watson ha scritto versi e strofe sulle mie strutture musicali - e tre cover…».

Quale l’indirizzo…

«L’r&b e il funk di New Orleans… Diciamo tra Dr. John e Anders Osborne… Rispetto al repertorio del mio gruppo, gli H3O, è qualcosa di un po’ meno “violento”…».

Come avete lavorato ai pezzi tu e Michael?

«Per corrispondenza: gli ho inviato le musiche e lui ha pensato ai testi… Proveremo il giorno prima del concerto (oggi, ndr)…».

“Création” potrebbe trasformarsi anche in una produzione discografica?

«Il concerto sarà registrato, poi si vedrà…».

So che parallelamente stai lavorando anche al tuo prossimo album…

«Ho registrato i brani lo scorso mese di agosto tra le mura del JDM Studio (Giornico) di Jonas Macullo: con me in sala, Marco Nevano (sax) e Marc-Olivier Savoy (batteria). Per l’occasione ho “preso in prestito” un Hammond dalla Swiss Cheese + Chocolate, non tanto bello da vedere, ma dotato di un suono straordinario… Il disco raccoglierà dieci composizioni: nove mie e una di Daniel Macullo (chitarra), il fratello di Jonas, che per il suo brano ha partecipato anche alle sessioni di registrazione…».

Quando prevedi l’uscita?

«Entro fine settembre...».

 

 

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