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PARADISOVestiti firmati e marchi da urlo, la vita “segreta” di Xenia

09.01.17 - 06:00
Nella lussuosa tana ticinese della fashionblogger: «Non temo di perdere la bellezza. Per il mio lavoro non serve»
FOTO PM
Vestiti firmati e marchi da urlo, la vita “segreta” di Xenia
Nella lussuosa tana ticinese della fashionblogger: «Non temo di perdere la bellezza. Per il mio lavoro non serve»

PARADISO – «La bellezza? Non temo di vederla sfiorire. Io sono una fashionblogger, un’imprenditrice. Per fare questo mestiere la bellezza non è una priorità». Xenia Tchoumi si apre a 360 gradi. Ragazza affascinante, spesso criticata, la 29enne cresciuta a Lugano si racconta in una stanza del The View di Paradiso. Un hotel a cinque stelle che rappresenta la sua base ticinese. «È qui che dormo quelle poche volte che torno in Ticino». Ed è accaduto anche durante il weekend di Natale. «Quattro giorni di stop. Prima di ripartire per Londra, il mio quartiere generale».

Xenia, parlavamo di bellezza. Quanto conta essere belle nel tuo mondo?
Ho 6,5 milioni di followers sui social network. Non penso che mi seguano solo perché sono bella.

Bellezza e ricchezza. La tua casa ticinese è un hotel a cinque stelle. Che rapporto hai con il lusso?
Mi piace. È uno stile di vita. Amo le cose esteticamente belle.

Ti si vede spesso mentre sfoggi abiti firmati e oggetti tecnologici all’ultimo grido. Sembri una persona attratta dal superfluo...
Questi oggetti rappresentano il risultato del mio lavoro. Se collaboro con un brand internazionale, è normale che il marchio mi offra i propri prodotti. Anche i più ricercati. Lavoro con il mondo della moda e del business. È ovvio che mi si veda con l’oggettistica e l’abbigliamento di ultima generazione. Questo non significa che io sia una persona spendacciona. Anzi.

Ecco. Parliamone. Vuoi farci davvero credere che sia così?
Io spendo pochissimo per me stessa. Spendo molto di più per gli altri. Ad esempio mi piace fare regali. Ci metto il cuore.

Testimonial, modella, ragazza immagine, blogger. Soldi facili?
Secondo alcuni io avrei avuto la strada spianata, grazie alla mia famiglia. La realtà è che mi sono dovuta rimboccare le maniche, sin da ragazzina. Ho fatto la cameriera, la barista. Mi sono laureata in economia. Ho sempre sudato. Certo, ho avuto anche fortuna. E non lo nego. Faccio anche parecchia beneficenza, mettendo all’asta molti vestiti che mi regalano e devolvendo l’intero ricavato a progetti umanitari.

Come vivi il tuo presente?
Costantemente proiettata verso il futuro. Il mio lavoro me lo impone. Ogni opportunità è buona per coltivare contatti. E quando mi si presenta un’offerta interessante, non dico mai di no. Piuttosto rivoluziono la mia agenda.

Tutta questa frenesia non ti fa scompensare?
No. Sono io che ho scelto di fare questa vita. È un modo di vivere che comporta alcune importanti rinunce. Ad esempio devo rinunciare al concetto di routine, alla normalità quotidiana, che per alcuni è un bene prezioso.

Beh, non si può avere tutto nella vita, lo sai?
Lo so. Ho anche messo da parte l’idea di potermi disintossicare dalle tecnologie per qualche giorno. Non esiste che io non guardi l’email almeno un paio di volte al giorno. Anche in vacanza lo devo fare.

Hai mai pensato di formare una famiglia tutta tua?
Mai dire mai. Però non rientra nelle mie priorità sinceramente. Io sto molto bene. Sono appagata.

Questo in concreto cosa significa?
Alt. Non parlo della mia vita privata. Io, la mia privacy, la difendo in ogni modo.

Eppure non ti dispiace apparire. Perché tutta questa apprensione per tutelare il lato affettivo?
Non voglio che la mia intimità diventi un reality show. Mi piace essere ricordata per le cose concrete che faccio. Non perché sto assieme a quella o a quell’altra persona.

Come proteggi la tua sfera privata?
So che se esco per strada con un ragazzo rischio di essere fotografata e di finire sui media. Fa parte delle regole del gioco. E allora, quando non voglio essere disturbata, cerco di essere previ- dente. Niente capelli sciolti, cappellino in testa e occhiali scuri. È il mio look in incognito.

Oltre 6,5 milioni di followers. Non c’è qualcuno che ogni tanto va oltre i limiti?
Certo. Purtroppo ci sono anche diversi pazzi. In molti ci provano. Finché tutto avviene a livello virtuale, la situazione è gestibile. Nella vita pratica, tocca a me anticipare eventuali fastidi. Negli eventi pubblici ho sempre la guardia del corpo. E gli alberghi in cui alloggio proteggono la mia privacy.

Qualcuno ti contatta per chiederti consigli su come fare carriera nel tuo campo?
Sì. Parecchie ragazzine mi scrivono. Ed è lì che emerge la mia parte più dolce. Cerco di dare loro i consigli giusti.

Ogni volta che Ticinonline pubblica un articolo su Xenia Tchoumi, così come per altri vip, i blogger si scatenano, in negativo. Cosa ne pensi?
Non penso niente. L’unica cosa che mi dà fastidio è quando qualcuno prova a sminuire il mio lavoro, sostenendo che io abbia una vita facile.

Invece...?
Invece non ho mai la certezza di cosa accadrà domani. Devo continuamente costruire il mio futuro. Non ho tregua. Il successo, d’altra parte, si ottiene così.

Vivi in una specie di mondo parallelo. Non temi che tutto questo possa finire, un giorno?
No. Non può finire. Perché io non voglio.

Sei sempre così sicura di te stessa. Perché?
Non è vero che sono sempre sicura di me stessa. Anche io ho i miei momenti down. In alcuni momenti sono una persona fragile. E lì trovo sempre l’appoggio di mamma Tatjana e di papà Igor.

Ogni tanto i media le sparano grosse su di te. Come gestisci questo aspetto?
Mi salta la cerniera del vestito e la stampa sostiene che io voglia mostrare il mio sedere al mondo. Per alcuni media l’equazione è immediata. Diretta. Ci sono giornali che vogliono solo costruire scoop sulla mia persona. Con il tempo ho imparato a farmi scivolare le cose addosso.

In passato hai lavorato anche nel mondo della finanza. Perché hai mollato quella strada?
Non faceva per me. Io sono una donna creativa.

Cosa fa Xenia per rilassarsi?
Palestra, yoga, pilates. Ma soprattutto ballo. Adoro il latino americano. In Ticino, poi, mi piace fare passeggiate nella zona del Monte Brè.

Diversi anni fa, in un’intervista, hai dichiarato di non trovare interessanti i maschi ticinesi. Sei ancora dello stesso avviso?
Ecco, vedi come alcuni giornalisti ti travisano le frasi? Io non ricordo di avere mai detto una cosa simile. In ogni caso io i ragazzi ticinesi li trovo carini. Ce ne sono diversi in gamba.

Apriamo una parentesi sulla tua presunta rivalità con Christa Rigozzi. L’hai mai perdonata dopo che nel 2006 ti ha rubato lo scettro di Miss Svizzera?
Ecco, un’altra leggenda metropolitana. Christa si merita tutto il successo che ha avuto. Siamo due persone molto diverse, ma sappiamo ciò che vogliamo. Perché dovrei vederla come una rivale?

Londra, Milano, Stati Uniti... Per lavoro giri il mondo, fermandoti spesso in grandi città. Non ti fa paura il terrorismo?
No. Io penso che la migliore arma contro il terrorismo stia nella capacità di continuare a fare la vita di sempre. Non bisogna avere paura.

C’è spazio per le amicizie nella vita di Xenia?
L’amicizia è un bene prezioso. Io preferisco sempre separare l’amicizia dal lavoro. E per quanto riguarda le nuove conoscenze, mi piace incontrare persone che non sappiano nulla della mia carriera. In modo che l’amicizia sia basata su fondamenta più spontanee.

 

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