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CANTONE«Ciao bambini, mi presento: sono BanniBoo»

02.12.16 - 06:00
Abbiamo incontrato Angela Donelli che - con le illustrazioni di Alice Carcano - sta per pubblicare il suo primo libro, “BanniBoo - La mia nuova famiglia”, nelle librerie del cantone dal 5 dicembre
«Ciao bambini, mi presento: sono BanniBoo»
Abbiamo incontrato Angela Donelli che - con le illustrazioni di Alice Carcano - sta per pubblicare il suo primo libro, “BanniBoo - La mia nuova famiglia”, nelle librerie del cantone dal 5 dicembre

COMANO - Un libro per bambini che racconta le giornate di  un simpaticissimo cagnolino - un Norfolk Terrier -  che Angela, suo marito e i loro due bambini hanno adottato sei anni fa...

Angela, il libro nasce da un diario. Da un diario incominciato a scrivere non appena il piccolo Norfolk Terrier è diventato “uno di famiglia”... Vuole spiegare lo sviluppo del progetto?

«Non lo chiamerei progetto. È una cosa nata in maniera molto spontanea ed è proprio sentita con quella stessa spontaneità che ognuno di noi ha sperimentato di fronte a un diario. Fin dal primo giorno che BanniBoo è entrato nella nostra famiglia, ha combinato talmente tanti pasticci che mi è venuta spontanea l’idea di scrivere una serie di storie di piccola vita quotidiana che gli accadevano attorno. Quando ho iniziato a condividere il mio diario, ho riscontrato con gli amici la stessa spontanea adesione e, pezzo dopo pezzo, amico dopo amico, mi è venuta l’idea di renderlo un personaggio e condividerlo con il pubblico».

Com’è BanniBoo?

«BanniBoo ovviamente è un gran pasticcione, ma si fa talmente amare che ogni episodio è sorprendente e tenero allo stesso tempo. BanniBoo è anche un giocherellone, ama stare in mezzo ai bambini, è curioso di esplorare il mondo, talmente goloso che non si possono lasciare cibi incustoditi, ma, soprattutto, è un cagnolino affettuoso che ama incondizionatamente la sua nuova famiglia a due zampe.».

Quasi umano, quindi… Gli manca soltanto la parola, vero?

«Ha detto bene. Gli manca solo la parola. Ha una capacità comunicativa che un suo sguardo vale più di mille parole. Quando ha combinato un pasticcio e capisce che ha sbagliato, il suo sguardo colpisce emotivamente chi gli sta accanto, tanto che nessuno riesce mai ad arrabbiarsi con lui. L’affetto che dà è più forte della parola perché senza usarla comunica e dà molto di più. Le faccio un esempio. La sua famiglia si appresta a partire in vacanza. BanniBoo, disperato, si sdraia sulla valigia, come per dire “portatemi con voi”, oppure quando la sua sorellina è ammalata la segue ovunque, dormendo accanto al suo lettino.

Quali sono i tre episodi che più vi hanno fatto sorridere?

Eccoli, dal punto di vista di BanniBoo, ovviamente...».

Il primo incontro con il vicino di casa

«Ho l’aria simpatica, vero? Ieri ho conosciuto il nostro nuovo vicino di casa. Approfittando del cancello aperto, sono sgattaiolato fuori e sono andato ad esplorare il giardino della casa a fianco alla nostra. Ad un tratto, sento un rumore forte e regolare proveniente da una porta socchiusa. Cosa sarà? Spinto dalla curiosità, mi infilo dentro la stanza e mi ritrovo davanti a un letto. Lì c’è un due zampe che sta dormendo e russando profondamente con la bocca aperta. Dovrei svegliarlo, la mia famiglia è già in piedi da un bel po’, forse la sua sveglia non ha funzionato e magari ha anche voglia di giocare con me. Il rumore è così assordante che non sente nemmeno il mio abbaio. L’unica soluzione è una bella leccata in faccia. Ops, mi guarda scioccato, mi piego sulle zampe anteriori scodinzolando con la coda alzata. Si sta riprendendo dallo spavento. Mi accarezza e ridendo scuote la testa. “Ma chi sei piccolino?”, esclama, “Hai il muso così simpatico che non posso arrabbiarmi, andiamo in cucina a vedere se trovo un biscottino per te, ma la prossima volta mi raccomando, lasciami dormire!”».

I grandi a due zampe

«Sapete come mai mi chiamo BanniBoo? In realtà, i miei genitori a due zampe mi hanno dato il nome Banni mentre LittleOne, la mia sorellina a due zampe, continuava a chiamarmi Boo Boo, per cui sono diventato per tutti BanniBoo. Inizialmente, ho pensato che lo facesse perché è una testona. Poi ho capito che è una testona che però non sa ancora parlare come i grandi a due zampe. Non che sappia camminare, si muove ancora a quattro zampe, e questo non può che farmi piacere. Mi fa sentire a mio agio. Ultimamente sta però succedendo qualcosa di strano. Ogni tanto cerca di tirarsi su e camminare come Daddy e Mummy, ma io, quando nessuno mi vede, le salto addosso e la faccio ritornare con le quattro zampe per terra. Le voglio un mondo di bene, anche se i suoi abbracci a volte mi fanno mancare l’aria e le devo ancora insegnare che non mi piace essere tirato per la coda».

BanniBoo fa la guardia

«Non sono solo un cagnolino giocherellone… Faccio anche da guardia alla mia famiglia! Di notte, quando tutti dormono e sento un rumore che non conosco, mi sveglio abbaiando. Stanotte ho dormito con LittleOne a casa dei nonni. Mentre sognavo salsicce e altri bocconcini deliziosi, ho sentito uno strano rumore provenire dalla cucina. Silenziosamente, sono sceso dalle scale mentre il rumore si faceva via via più intenso. Il mio istinto temerario mi spingeva ad andare avanti. Sono entrato in cucina abbaiando furiosamente ma… Un rumore assordante si è confuso con il mio abbaio. Il nonno, non sazio dalla cena, si era appena avventato sul frigorifero, o meglio, su una bella fetta di torta al cioccolato! Adesso è tutto per terra. In altre circostanze mi ci sarei buttato sopra senza ritegno, con quel profumino… Ma vista la situazione, mi ritiro con la coda fra le gambe».

Il libro è adatto ai bambini di un’età compresa tra i tre e i sette anni, ma da quanto mi è sembrato di capire c’è già qualche bimbo più grande interessato alle avvenutre di Banni, giusto?

«Sì, inizialmente ero convinta che il libro si rivolgesse ai bambini di un’età compresa tra i 3 e i 7 anni. Sicuramente questa rimane la fascia d’età principale, ma sono rimasta molto sorpresa in positivo quando ho iniziato a ricevere delle mail da parte di bambine più grandi. Le faccio un esempio. In un racconto, BanniBoo sta per mangiare una formica che fa paura alla sua sorellina. Una bambina di 9 anni gli risponde che sarebbe stato molto più semplice aprire la porta e lasciarla uscire fuori. Credo che oltre alla spontaneità delle sue storie e il divertimento che mette nelle cose, i racconti di BanniBoo nascono spesso da episodi di vita quotidiana, nei quali un bambino può facilmente immedesimarsi. In più, danno uno spunto affinché i bambini possano dare il loro punto di vista sugli argomenti e rispondere consigliando come BanniBoo dovrebbe comportarsi in una certa situazione. Oppure semplicemente riescono a stimolare il dialogo con i propri genitori su piccoli episodi per loro importanti».

Avventure che non finiscono alla pagina 18 del libro, giusto? Continuano giornalmente su Facebook, mi sbaglio?

«A me piace dire che questo è l’inizio di una grande avventura. E infatti lo è, perché questo è il mio primo libro e mi auguro di poterne scrivere tanti altri. BanniBoo vive tutti i giorni sulla sua pagina Facebook, che considero un pò come il diario dei nostri giorni, e sul suo sito internet www.banniboo.com, sul quale, oltre alle sue avventure, figurano anche giochi, disegni da colorare e qualche spunto educativo».

Info: banniboo.com ; Fb

 

 

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