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CANTONEEnea Zuber: «Non mi ritengo un sex symbol»

11.11.16 - 06:00
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il giovane conduttore, nuovo volto di Rsi tra la meteo e Linea Rossa
FOTO RSI/SANTORO
Enea Zuber, 22 anni.
Enea Zuber, 22 anni.
Enea Zuber: «Non mi ritengo un sex symbol»
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il giovane conduttore, nuovo volto di Rsi tra la meteo e Linea Rossa

LUGANO - Ventidue anni, malcantonese, Enea Zuber si racconta tra vita professionale e vita privata.

Enea, cosa vuoi dirmi del tuo percorso in Rsi…

«Avevo 16 o 17 anni quando dopo aver letto un’inserzione sul giornale mi presentai al primo provino per un nuovo programma dedicato ai giovani. È stato un grande piacere partecipare alla prima stagione di Linea Rossa, e lo è ancora adesso, nel ricoprire le vesti di co-conduttore insieme a Silvia Spiga, che ammiro moltissimo, tra l'altro, per la spontaneità e il talento nel gestire una banda di giovani volenterosi di esprimersi. Arrivare a condurre la meteo è stato un puro caso e frutto di tanti fattori che, sommati nello stesso momento, hanno giocato un ruolo fondamentale».

Sei sempre stato forte in geografia, quindi… Mi sbaglio?

«La scelta di condurre la meteo non è strettamente legata alla mia passione per la geografia, ma devo ammettere che come materia mi ha sempre affascinato parecchio, specialmente da piccolo quando mi divertivo a conquistare il mondo giocando a Risiko».

Come è andata la tua prima diretta, sia per la meteo, come per Linea Rossa nelle vesti di co-conduttore?

«ll giorno in cui ho debuttato come conduttore meteo ero molto nervoso, non tanto per il lavoro da svolgere, ma più che altro perché pensavo continuamente alla mia famiglia e ai miei amici che mi seguivano da casa. Non volevo deludere le loro aspettative. Per quanto riguarda Linea Rossa, devo ammettere che se non ho sentito in maniera preponderante la pressione è stato sicuramente merito dell’ambiente creato in studio da tutti i collaboratori».

Cosa credi di dovere migliorare?

«C’è sempre da migliorare. Di norma faccio molta fatica a rivedermi in video, ma ci sono delle volte in cui mi impongo di riguardare una puntata per analizzare la mia prestazione. In ogni occasione trovo sempre un difetto su cui lavorare la volta dopo».

Chi è stato il tuo “coach” alla meteo?

«Piernando Binaghi, responsabile del team meteo Rsi: una persona che ammiro molto e che è stata capace sia di motivarmi, sia di darmi le dritte necessarie per scalare la montagna e arrivare in cima».

Qual è il primo consiglio che ti ha dato?

«Il primo consiglio è stato più che altro prendere in considerazione un determinato aspetto della vita, grazie a un’immagine appesa al muro dell’ufficio, raffigurante una persona che esprime un’emozione sempre più forte man mano che sale le scale: mi ha fatto prendere coscienza che nella vita, per qualsiasi sfida, ci sono sempre delle fasi da superare. Alcuni scalini c’è chi li supera più in fretta, ma chiunque, con i propri tempi e con gli ingredienti giusti, può arrivare all’obiettivo».

So che quando le telecamere si spengono sei comunque impegnatissimo, tra moda, teatro e cinema: vuoi approfondire?

«Ho il brutto vizio di voler fare sempre tutto, pur sapendo che talvolta è impossibile. Adoro partecipare a corsi formativi per lo spettacolo, per le lingue e via dicendo. Anche se quest’anno mi sono ritagliato una pausa dagli studi di teatro, nel 2017 riprenderò sicuramente i corsi di doppiaggio».

Tra le tue altre grandi passioni troviamo lo sport… Cosa vuoi dirmi al riguardo?

«Da circa un anno, insieme a due amici, ho fondato un’associazione sportiva di Calisthenics (una sorta di ginnastica praticata principalmente nei parchi, che ti permette di sfruttare e controllare tutto il tuo corpo), la prima in Ticino. Sono molto legato a questa disciplina che pratico da poco tempo, ma che ha saputo coinvolgermi in maniera devastante».

So che ami viaggiare: dove sei stato recentemente?

«Lo scorso anno ho viaggiato molto anche in solitaria, visitando Russia, Thailandia, Corea del Sud e tanti altri Paesi. L’aspetto che mi affascina maggiormente di un viaggio è la possibilità di immergermi completamente in una nuova realtà: ogni volta vivi una storia diversa e indimenticabile, che porti con te per tutta la vita».

Qual è la prossima meta?

«In estate spero di poter partire per il Giappone. Adoro l’Asia e desidererei scoprire questa antica e affascinante cultura insieme al mio amico Joohyun, che da tempo insiste per andarci. Magari farò prima una breve tappa a casa sua, in Corea, per poi procedere insieme».

Ami anche la cucina. Ti diletti spesso ai fornelli?

«La cucina è una delle mie più grandi passioni, sin da piccolo sono sempre stato una buona forchetta e, di conseguenza, imparare a spadellare ai fornelli mi è servito a placare la mia golosità. I piatti che mi riescono meglio credo siano le lasagne e il tiramisù».

C’è chi ti definisce «il nuovo sex symbol della Rsi»… Che ne pensi?

«Non mi ritengo un sex symbol, ma ringrazio chi lo pensa. Per ora preferisco focalizzarmi sulle mie capacità professionali».

Per concludere, che tempo farà in questi giorni?

«Possiamo dire che siamo entrati di fatto in un regime piuttosto freddo con un calo delle temperature che proseguirà sicuramente nei prossimi giorni. Nella Svizzera italiana il tempo rimarrà piuttosto variabile con schiarite alternate ad annuvolamenti, mentre le piogge toccheranno specialmente le regioni a nord delle Alpi».

 

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