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Ekat Bork: «Ecco “yasDyes”, il frutto di un lungo viaggio»

CANTONEEkat Bork: «Ecco “yasDyes”, il frutto di un lungo viaggio»

07.10.16 - 06:00
Abbiamo incontrato Ekat Bork che domani alle 23.30, tra le mura del Living Room di Lugano, terrà lo showcase del suo secondo album, "yasDyes" (Ginkho Box), in pubblicazione il 4 novembre.
O. Cartu. Photography
La giovane songwriter di origini russe Ekat Bork.
La giovane songwriter di origini russe Ekat Bork.
Ekat Bork: «Ecco “yasDyes”, il frutto di un lungo viaggio»
Abbiamo incontrato Ekat Bork che domani alle 23.30, tra le mura del Living Room di Lugano, terrà lo showcase del suo secondo album, "yasDyes" (Ginkho Box), in pubblicazione il 4 novembre.

LUGANO - La giovane songwriter di origini russe, che da qualche tempo vive a Capolago, narra il "making of" del suo nuovo lavoro in arrivo sul mercato discografico a tre anni da "Veramellious" (Ginkho Box, 2013), il suo album di esordio.

Ekat, raccontami il processo di lavorazione del nuovo disco...

«È iniziato tutto circa un anno fa. Tutti I brani sono nati in modo molto spontaneo, quasi per sfogo, esprimendo pensieri ed emozioni del momento».

Che significa "yasDyes"?

«Dal russo si traduce in “Sono qui adesso”. Il disco, infatti, è una raccolta di brani autobiografici che esprimono appunto me stessa in un preciso momento. "yasDyes" è un album molto intimo». 

Quale la differenza, dal tuo punto di vista, rispetto all'album precendente?

«Sicuramente è più scuro, più ritmato ed elettronico. Credo abbia un carattere più definito...».  

Quali le maggiori influenze musicali confluite al suo interno?

«Non saprei... Non ascolto molta musica e non me ne vanto. Sono così presa con ciò che faccio, che il tempo non mi basta mai… E tutto il resto quasi non esiste...».

Avrai comunque ascoltato qualche disco...

«Fever Ray, Massive Attack… Ma sempre guidando...».

Raccontami le registrazioni...

«È iniziato tutto registrando da sola nella mia stanza, a casa, a Capolago. Poi, ho incominciato a girare qua e là con un microfono e una tastiera midi sottobraccio, anche per inseguire i miei produttori dislocati in varie città d'Europa… Dalle montagne di Verbier a Bassano del Grappa, Milano, Cracovia, Berlino, Sintra, Pechino, Vladivostok. Alla fine, si può dire che l’album è il frutto di un lungo viaggio...».

 

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