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Bentornato Trono di Spade, e in Svizzera si può guardare in chiaro

STATI UNITIBentornato Trono di Spade, e in Svizzera si può guardare in chiaro

25.04.16 - 06:00
La serie numero uno torna in tv e la Rts la trasmette poche ore dopo gli States, la Rsi: «Mossa prestigiosa, ma ha i suoi costi»
Hbo
Bentornato Trono di Spade, e in Svizzera si può guardare in chiaro
La serie numero uno torna in tv e la Rts la trasmette poche ore dopo gli States, la Rsi: «Mossa prestigiosa, ma ha i suoi costi»

LOS ANGELES - È ancora tempo di draghi, spade, sangue e intrighi: ieri sera negli States è andata in onda la nuova stagione (la sesta) della serie-culto di questa generazione “Game of Thrones” (in italiano “Il trono di spade”) e, per la seconda volta, verrà trasmessa in chiaro praticamente in contemporanea dalla Televisione svizzera francese. Le puntate, infatti, potranno essere visti in lingua originale sottotitolata (in francese) già lunedì sera (in seconda serata) su Rts Un. Eccezionalmente, quindi, la televisione di stato si permette di competere con le pay-tv come Sky (che è solita fare lo stesso). Ma come è possibile?

«La Rts ha un accordo speciale» -  «I nostri colleghi di Ginevra hanno un accordo speciale con Hbo, la rete che li ha realizzati», ci spiega Silvana Carminati responsabile acquisti fiction Rsi, «da questa ricevono a velocità lampo, e già sottotitolate, le puntate. È una mossa che il network ha pensato per limitare al minimo i danni della pirateria». “Game of Thrones”, infatti, è la serie tv più piratata di sempre con miliardi (si avete letto bene) di scaricamenti illegali, «Se c’è la possibilità di vederlo il prima possibile, e in maniera legale, è un bel deterrente al download truffaldino».

«Una mossa prestigiosa, ma che ha i suoi costi» - E in Ticino una cosa del genere funzionerebbe? C’è interesse? «L’interesse che c’è qui è lo stesso che può esserci in Romandia, il bacino d'utenza però è radicalmente diverso. Senz’altro si tratta di una mossa tanto prestigiosa quanto importante in termine di costi. Noi non abbiamo nessun contratto con Hbo, ma per altre serie – penso a “Grey’s Anatomy” e “Castle” – cerchiamo di ridurre lo iato con gli States al minimo e mandando in onda prodotti doppiati».

Il critico: «Parola d'ordine, shock» - Sulle ragioni alla base del successo della serie di Hbo Davide Canavesi, critico multimediale di Comano non ha dubbi: «Ha stregato il pubblico osando più di quanto altri abbiano fatto. Oltre alla nudità e alla sessualità esplicita il pubblico è stato catturato da trama e qualità della produzione, a volte superiore pure a quella del cinema. In questo senso ha senz'altro fatto scuola contribuendo ad alzare l'asticella dimostrando che la tv non è solo di poliziotti e dottori!»

Lo scrittore: «Fantasy? Non direi» - Per “Game of Thrones” lo scrittore fantasy luganese Sebastiano B. Brocchi non ha solo parole di elogio: «La trama è complessa, avvincente e ricca di colpi di scena e la psicologia dei personaggi è ben realizzata», ci spiega l'autore della saga fantastica nostrana “Pirin”, «ma la storia manca di profondità filosofica e indulge volentieri in sequenze splatter o, per così dire, commerciali. Più che un fantasy potrebbe essere un medioevo alternativo, quella scintilla magica che trascina l'immaginazione proprio non c'è».

Ma dove eravamo rimasti? - Chiusasi in maniera tanto brutale la scorsa stagione la produzione ha volutamente lasciato con il fiato sospeso i fan per le sorti di uno dei personaggi più amati in assoluto (voi sapete di chi sto parlando, vero?). Sarà vivo oppure morto? Alcuni indizi molto gossipposi propenderebbero per la prima ipotesi ma è tutto da vedere. In generale su Westeros domina l'incertezza che si parli delle “piccole” Stark (Arya e Sansa) o del destino di una Daenerys in rotta con tutto. Secondo gli autori questa è «la miglior annata mai girata», a noi il giudizio. Intanto però la settima è già stata confermata.

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