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Shakra: hard rock allo stato puro

SVIZZERAShakra: hard rock allo stato puro

08.01.16 - 06:00
Gli Shakra stanno per tornare con l’album “High Noon” (Universal), in uscita il 29 gennaio
Da sinistra Roger Tanner, Thom Blunier, Mark Fox, Thomas Muster, Dominik Pfister.
Shakra: hard rock allo stato puro
Gli Shakra stanno per tornare con l’album “High Noon” (Universal), in uscita il 29 gennaio

BERNA - Granitico, rovente. Così, come è giusto che sia: hard rock genuino, allo stato puro, essenziale e privo di inutili orpelli. Questo è quanto trasuda dalla dozzina di tracce raccolte all’interno del disco. “High Noon”, oltretutto, è un album che documenta un grande ritorno, quello del vocalist Mark Fox, il quale oggi, dopo sette anni, si ritrova a condividere la line-up della band con Thomas Muster (chitarra), Thom Blunier (chitarra), Dominik Pfister (basso) e Roger Tanner (batteria).

Negli scorsi giorni abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Munster…

Thomas, Mark abbandonò la band nel 2009 subito dopo la pubblicazione di “Everest” (Afm Records) e so che i vostri rapporti non erano proprio idilliaci… Raccontami i dettagli di questa riconciliazione…

Nel momento in cui John Prakesh (voce della band dal 2009 al 2014, ndr) aveva deciso di lasciare gli Shakra, avevo pensato di appendere la chitarra al chiodo; non avremmo potuto reclutare un altro cantante, che nell’intera storia del gruppo sarebbe stato il quarto. Ricoinvolgere Mark era l’unica soluzione. Ma nel 2009, come già sai, io e lui non ci lasciammo nel migliore dei modi, così, nelle vesti di “mediatore”, nel 2014 è entrato in gioco Chris von Rohr (Krokus), grande amico di entrambi: dopo una lunga chiacchierata a tre, io e Mark siamo riusciti a lasciarci alle spalle i vecchi rancori…

A cosa erano legati gli screzi?

A diversi fattori… Soldi, soprattutto… Il rock’n’roll è anche questo…

Da qui anche la scelta del titolo, “High Noon” (titolo originale del film “Mezzogiorno di fuoco”, 1952, ndr), immagino…

Anche per noi è stato il momento di una decisione importante, quella più importante, direi, dell’intera storia del gruppo…

Raccontami il processo di lavorazione dell’album…

Nel corso del nostro secondo incontro, io e Mark abbiamo incominciato a mettere a punto le canzoni, la prima a venire alla luce è stata “Hello” che, successivamente, abbiamo scelto come primo singolo… La scintilla era scoccata e, a poco a poco, l’album ha iniziato a prendere forma…
 
E le sessioni di registrazione, dove e quando sono state effettuate?

Abbiamo registrato l’intero album a Trub (Berna), tra le mura dell’home studio di Thom, tra aprile e settembre 2015.

Siete sulle scene dalla fine degli anni Novanta, ma non mi sembra di avere mai assistito a un vostro concerto qui in Ticino…

Hai ragione, non ci siamo mai esibiti alle vostre latitudini…

Non è il momento di farlo?

Direi proprio di sì, l’idea di uno show nella Svizzera italiana c’è, ma non credo possa concretizzarsi prima del prossimo autunno…

Info: shakra.ch

 

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