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CANTONEMake Plain parte 2: stasera un assaggio

29.12.15 - 06:00
I Make Plain si apprestano a presentare in dimensione live “Let Me”, il primo singolo che anticipa l’uscita del loro – tanto atteso – secondo album
Andrea Zinzi (a sinistra) e Luca Imperiali (Foto Domenico Napoli)
Make Plain parte 2: stasera un assaggio
I Make Plain si apprestano a presentare in dimensione live “Let Me”, il primo singolo che anticipa l’uscita del loro – tanto atteso – secondo album

LUGANO - Andrea Zinzi (voce, chitarra) e Luca Imperiali (voce, chitarra, batteria) si esibiranno stasera alle 23 tra le mura del Living Room Club di Lugano.

Una composizione, “Let Me”, dalla quale riusciremo sicuramente a percepire quello che sarà l’indirizzo del secondo lavoro, la cui uscita è prevista per il 18 maggio, giorno in cui, oltretutto, il duo ticinese terrà uno showcase negli studi Rsi di Lugano-Besso.

«Parte dei brani del nuovo disco (dieci inediti e una cover) sono stati arrangiati con l’apporto di una band – ossia chitarra, basso, batteria e percussioni – e la direzione artistica di Marco Guarnerio, che nel corso della sua lunga carriera ha collezionato innumerevoli collaborazioni, tra le quali figurano i nomi di Franco Battiato, Alice e Jovanotti», ci spiega Andrea.

«Abbiamo comunque lavorato sulle nuove canzoni con la medesima semplicità melodica – in equilibrio tra folk e blues – che ha caratterizzato “Make It Plain” (Polo della Muisca, 2013) , il nostro primo album… Diciamo pure: nuovi strumenti, ma stesse radici…», puntualizza il giovane musicista. «Quando sono in programma le sessioni di registrazione? Entreremo in studio, al JDM di Giornico, tra qualche giorno...», aggiunge.

Il 2016 sarà in ogni caso anche l’anno in cui i Make Plain sigleranno un’importante collaborazione con Gos (Guitar Of Stone), una startup di Manno «che da qualche tempo – continua Andrea – è riuscita a distinguersi su tutto il territorio elvetico costruendo chitarre uniche e “nostrane”, ovvero non delle sei corde in legno, bensì in granito ticinese...». «Chitarre, queste, che daranno sicuramente un valore aggiunto alle nostre composizioni, sia in dimensione live, sia in studio di registrazione…».

 

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