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REGNO UNITO“25”, il terzo capolavoro di Adele

19.11.15 - 06:00
Dopo l'annuncio di un mese fa, da domani sarà disponibile nei negozi
“25”, il terzo capolavoro di Adele
Dopo l'annuncio di un mese fa, da domani sarà disponibile nei negozi

LONDRA - Il mondo è in fremente attesa da un mese, ovvero dal momento in cui Adele ha annunciato l’uscita di “25” (XL), il suo terzo album. Domani sarà nei negozi e noi abbiamo avuto modo di ascoltarlo in anteprima.

Adele è tornata. Ed è tornata in piena forma. Tant’è che il disco che sta per essere dato alle stampe è un vero e proprio capolavoro, una più che degna prosecuzione delle due produzioni precedenti, “19” (XL, 2008) e “21” (XL/Columbia, 2011).

Con devozione e ammirazione, Adele guarda – giustamente – ancora al passato, alle radici del soul, all’essenza dell’r&b, proiettando le sue undici nuove composizioni in questo 2015, attraverso l’elaborazione di strutture e arrangiamenti al passo coi tempi, talvolta con l’utilizzo di sonorità, per così dire, più artificiali ben calibrate.

Dopo “Hello”, pubblicato lo scorso 23 ottobre, quale potrebbe essere il secondo singolo estratto dal disco? “Water Under The Bridge”, la sesta traccia. Difficile togliersela dalla testa. Come è difficile fare una selezione dei migliori brani: “25” va goduto a livello integrale. Senza omissioni. Come dire, è un gran bel disco.

E questo, nonostante quel “blocco compositivo” di cui Adele ha sofferto nel corso dei tre anni di pausa che si è concessa dopo la nascita del suo primogenito, Angelo James, venuto alla luce nell’autunno 2012, al quale si presume abbia dedicato la traccia di chiusura, “Sweetest Devotion”.

Un album, questo, che racconta i suoi 25 anni (oggi ne ha 27, ndr): «“21” narra una separazione – aveva spiegato la cantante annunciando l’uscita della nuova produzione – Se invece dovessi descrivere questo, lo definirei un disco di recupero. Del recupero di me stessa. Per recuperare il tempo perduto».

La terza opera di un artista è indubbiamente la più difficile. Dopo il successo e l’affermazione, il timore di deludere il pubblico è sempre lì dietro l’angolo. Ma Adele – con queste sue soul ballad eleganti, raffinate – ha oltrepassato l’ardua prova, grazie alle doti interpretative così poco comuni e alla sua vocalità intensa, talvolta volutamente fragile. Ma anche grazie a coloro a cui ha deciso di affidare la produzione dei brani: tra gli altri – oltre ad avere reclutato Bruno Mars in ambito compositivo (“All I Ask”), infatti, figura Brian Burton, ossia Danger Mouse (“River Lea”). Che non è affatto l’ultimo arrivato.

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