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EUROVISION SONG CONTESTEurosong, la Svizzera si ferma alla semifinale

21.05.15 - 23:04
La bella esibizione di Melanie René non è bastata per qualificarsi per la finalissima di sabato
Eurosong, la Svizzera si ferma alla semifinale
La bella esibizione di Melanie René non è bastata per qualificarsi per la finalissima di sabato

VIENNA - Lituania, Polonia, Slovenia, Svezia, Norvegia, Montenegro, Cipro, Azerbaigian, Lettonia, Israele. Sono questi i Paesi che si sono aggiudicati questa sera la finale dell’Eurosong.

E’ in Austria, il Paese che ha trionfato lo scorso anno (grazie alla performance di Conchita Wurst), dalla Wiener Stadthalle di Vienna, che si è tenuta la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest.

I 10 paesi qualificatisi in gara questa sera vanno a raggiungere le 10 nazioni che, dopo la diretta della prima semifinale, sono state ammesse alla finalissima di sabato 23 Maggio, quando si esibiranno tutti assieme alle Big Five (Italia, Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna), all'Australia ammessa eccezionalmente per quest’anno, e al paese ospitante, l'Austria.

Questi i Paesi che si sono sfidati con le rispettive canzoni per un posto in finale:

AZERBAIGIAN, Elnur Huseynov - Hour of the wolf
CIPRO, John Karayiannis - One Thing I Should Have Done
REPUBBLICA CECA, Marta Jandová and Václav Noid Bárta - Hope Never Dies
ISLANDA, Maria Olafs - Unbroken
IRLANDA, Molly Sterling - Playing With Numbers
ISRAELE, Nadav Guedj - Golden Boy
LETTONIA, Aminata - Love Injected
LITUANIA, Monika Linkytė and Vaidas Baumila - This Time
MALTA, Amber - Warrior
MONTENEGRO, Knez - Adio
NORVEGIA, Mørland & Debrah Scarlett - A Monster Like Me
POLONIA, Monika Kuszyńska - In The Name Of Love
PORTOGALLO Leonor Andrade - Ha Um Mar Que Nos Separa
SAN MARINO Anita Simoncini & Michele Perniola - Chain of Lights
SLOVENIA, Maraaya - Here For You
SVEZIA, Måns Zelmerlöw - Heroes
SVIZZERA, Melanie René - Time to shine

Le esibizioni in sintesi:

Le tre presentatrice, Alice, Arabella e Miriam. Salutano in tre lingue (inglese, francese e tedesco) e ricordano che questa è la 60esima edizione dell'Eurovision in diretta.

I primi a esibirsi sono i lituani con un pezzo pop-folk in inglese. La coppia offre uno spettacolo gradevole e non manca di stupire con un bacio a metà canzone che rompe il ghiaccio per questa seconda serata.

Giovanissima, 17enne, la bella irlandese con un brano, dolce e intenso da lei eseguito al piano, che vuole tenere alta la tradizione dell’Irlanda all’Eurosong.

Entrambi 16enne i due ragazzi, un lui e una lei, di San Marino. Teatrale, da musical, il brano in inglese, reso meno efficace a causa degli errori della voce femminile.

Una voce matura è quella proposta dal Montenegro, quella di Knez, cantante di lungo corso nel suo paese che si esibisce in lingua autoctona.

Si chiama Amber la ragazza maltese che porta un pezzo epic-pop, non particolarmente innovativo, ma orecchiabile. Vento e fiammate per il suo brano (come nella tradizione del contest).

Potente, emozionante e particolarmente precisa la voce dei norvegesi, una coppia, che portano una bellissima ballad, molto apprezzata anche dal pubblico.

Leonor Andrade porta Ha Um Mar Que Nos Separa per il Portogallo. Pezzo in portoghese senza infamia e senza lode.

Ancora una coppia per la Repubblica Ceca. Ancora una superballad.

Il suo pezzo in Israele è molto famoso. Nadav Guedj con Golden Boy trasforma il classico hip-hop in un pezzo dai sapori decisamente più orientaleggianti. E coglie nel segno.

E’ quindi il turno della Lettonia con un pezzo worldmusic e una voce molto potente eseguito da Aminata.

Ancora una produzione internazionale con l’Azerbaigian cantata dal “figlio” del locale “The Voice”. Ennesima pop-ballad dimenticabile.

Attrice, cantautrice, autrice la bella cantante islandese che porta, anche lei, un pezzo internazionale in inglese.

Måns Zelmerlöw della Svezia porta Heroes. Suggestiva la sua esibizione, accompagnata da effetti visivi stupendi.

Tocca finalmente alla Svizzera con Melanie René. Il suo pezzo si chiama Time to shine. Molto bella lei come anche la scenografia. Il pezzo è potente e nulla ha da invidiare ai brani presentati dalle altre nazioni.

Cipro schiera John Karayiannis con il brano One Thing I Should Have Done, un po’ Take That primi anni ‘Novanta.

Here For You è il brano di Maraaya, per la Slovenia, con un pezzo molto “sigla da cartone giapponese”.

Monika Kuszyńska è la rappresentante della Polonia. Performance dimenticabile sia da punto di vista canoro che per lo spessore del brano.

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