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«Il tempo guarisce le ferite», ma è davvero così?

CANTONE«Il tempo guarisce le ferite», ma è davvero così?

10.08.21 - 06:30
Se lo chiede Julie Meletta nel suo nuovo singolo, "Time Heals"
JULIE MELETTA
"Time Heals" è il nuovo singolo di Julie Meletta.
"Time Heals" è il nuovo singolo di Julie Meletta.
«Il tempo guarisce le ferite», ma è davvero così?
Se lo chiede Julie Meletta nel suo nuovo singolo, "Time Heals"

BELLINZONA - S'intitola "Time Heals" il nuovo singolo di Julie Meletta. Un brano che la cantautrice ticinese ha scritto e composto negli scorsi mesi insieme al suo gruppo e che farà parte del suo album d'esordio, atteso per la prossima primavera

"Time Heals", come lei stessa ci spiega, è caratterizzata «da suoni ovattati e un’atmosfera fumosa, in linea con i singoli precedenti, ma questa volta conditi con un ritmo ballabile con richiamo caraibico». È un'unione di opposti: «Mi piaceva l’idea di comporre una canzone che si potesse ballare ma raccontare una storia triste. Il testo parla di quella specie di limbo che si crea quando aspetti che il tempo porti via una ferita ancora aperta. Può essere una rottura, una perdita, un fallimento… Quello che spesso ci sentiamo dire in questi momenti è che “il tempo guarisce tutte le ferite”, e che un’esperienza dolorosa ci servirà da insegnamento. La canzone mette in dubbio questa credenza e si chiede: sarà davvero così? Perché forse non tutte le cose brutte ci insegnano qualcosa, e non sempre si riesce a dimenticare. Penso che alla fine, quello che fanno queste esperienze è permetterci di accettare quello che non possiamo cambiare».

Al video musicale hanno collaborato Sebastiano Piattini alle riprese, Luca Rullo e Kety Fusco, questa volta non in veste di musicista ma in quelle di direttore artistico. Come è arrivato il coinvolgimento di quella che è una delle artiste ticinesi più "calde" del momento? «Il tutto è nato come un esperimento. Kety è un’artista a 360 gradi ed è stato bello confrontarmi con le sue idee e la sua estetica. Prima di girare il video ci siamo sentite al telefono e mi ha detto “Dobbiamo procurarci un trampolino”. La cosa mi è sembrata bizzarra, per cui mi è piaciuta subito».

Un trampolino che è stato effettivamente usato nel videoclip. «Nel girato faccio salti a ripetizione, in posizioni diverse ma sempre nello stesso posto. Quello che abbiamo voluto rappresentare è l’essere intrappolati in un momento o in una situazione, e continuare a cercare di uscirne e sollevarsi… Lanciarsi con forza per poi ritrovarsi di nuovo lì. C’è un senso di malinconia in queste immagini ma in realtà ci siamo divertiti molto a girarlo (sono anche caduta un paio di volte…)».

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