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“Anatomy of Bliss”, i Nova di Christian Zatta alla ricerca della felicità imperfetta

CANTONE“Anatomy of Bliss”, i Nova di Christian Zatta alla ricerca della felicità imperfetta

10.02.21 - 06:30
Il secondo album del trio del chitarrista ticinese è un viaggio cosmico raffinato e un bel segnale di maturità
NOVA
“Anatomy of Bliss”, i Nova di Christian Zatta alla ricerca della felicità imperfetta
Il secondo album del trio del chitarrista ticinese è un viaggio cosmico raffinato e un bel segnale di maturità

LUGANO - Per il chitarrista luganese Christian Zatta e i suoi compagni di viaggio Florian Bolliger (basso) e Florian Hoesl (batteria), è giunto il tempo del fatidico secondo disco. Una prova non facile per qualsiasi musicista, perché chiede allo stesso tempo una rinconferma e una reinvenzione.

L'uscita prevista di "Anatomy of Bliss" è questo venerdì 12 febbraio, noi lo abbiamo già ascoltato e ne abbiamo voluto parlare proprio con il band leader.

“Anatomy of Bliss”, il nome è tutto un programma, come vi è venuto? E cosa è cambiato per voi, come band, rispetto all'album d'esordio?

The Anatomy of Bliss, pur non essendo questa volta un vero e proprio concept-album, racchiude un a un argomento principale che unisce tutte le composizioni: l'ambivalenza della felicità. Nel reale non c'è, infatti, felicità pura e completa, fatta eccezione per i ricordi e i sogni. 

L’approccio musicale e le sonorità sono ancora più vicine al mondo del jazz, rispetto al primo album. A tratti sono presenti elementi dal progressive rock, ma a questo punto del nostro percorso musicale ho voluto dedicare particolare attenzione alle melodie.

Le composizioni inoltre sono più mature e lasciano ancor più spazio all’improvvisazione e alla creazione di atmosfere cosmiche, anche grazie alla sperimentazione con gli effetti.

Se dovessi scegliere 3 parole, aggettivi e non, per riassumere questo album ai nostri lettori, quali sarebbero?

Questa è facile (ride). È lo slogan dei nostri tour: music. images. cosmos. È un bel riassunto della nostri tre punti fermi, ovvero: musica dal vivo accompagnata da proiezioni video che illustrano la storia contenuta tra le note. Dietro a tutto questo l'ispirazione che deriva dalla nostra passione per i fenomeni astronomici e dalla fantascienza.

Negli ultimi anni avete girato l'Europa, cosa vi ha dato questa esperienza? 

Per il momento abbiamo avuto la fortuna di poterci esibire in Svizzera, Austria, Germania, Polonia, Russia e Ucraina e speriamo di aggiungere altri paesi a questa lista, appena sarà possibile. Tutte queste esperienze - tra le più importanti che abbia mai vissuto, insieme al mio primo soggiorno a New York - mi hanno cambiato profondamente. 

Un tour di concerti a catena, una sera dopo l'altra in varie città del mondo, ti fa capire molte cose e ti permette di focalizzare quali sono i tuoi valori musicali e cosa ti sta davvero a cuore. Senza dimenticare la componente avventurosa e di scoperta del mondo che ti dà sempre tantissimo.

Come mai la scelta della Polonia per registrare il disco? Su YouTube ho visto la vostra docu-clip delle registrazioni, sembra un posto incredibile e fuori dal mondo...

Due anni fa, in Germania, ho conosciuto Sebastian Ohmert, fantastico ingegnere del suono che lavora con musicisti incredibili nel mondo del jazz e della musica classica.

Subito dopo aver ascoltato alcune registrazioni, mi sono innamorato della qualità del suo lavoro e abbiamo iniziato la nostra collaborazione. È stato proprio lui a proporre alcuni studi di registrazione e il Monochrom Studio ci è sembrato la soluzione migliore. Volevamo essere isolati e concentrarci per cinque giorni interi solamente sulla nuova musica.

L’atmosfera magica di quello studio e la location surreale hanno reso l’esperienza ancor più bella e aiutato ad alleviare le preoccupazioni del 2020.

Ok, questa te la devo chiedere, in streaming solo... su Tidal? Come mai questa scelta decisamente diversa?

Ti ringrazio per la domanda e capisco il tuo stupore. Dopo molte riflessioni, abbiamo deciso come band (scelta non facile, ci tengo a precisare) di non caricare più tutta la nostra nuova musica sulle piattaforme di streaming gratuite.

Dopo diversi anni nei quali ogni mia composizione è stata caricata su qualunque piattaforma online mi sono reso conto che questo non ha contribuito minimamente ad aumentare né la mia né la nostra notorietà come band. Per quanto riguarda i compensi poi, zero assoluto.

Principalmente per questi motivi abbiamo deciso di mettere a disposizione due singoli (i “biglietti da visita” della band) su tutte le piattaforme e di dare però la possibilità a chi apprezza la nostra musica di poterci sostenere acquistando l’album.

Con questa decisione non intendiamo assolutamente criticare nessuno, ma semplicemente non vogliamo più lamentarci del poco valore attribuito alla musica pur continuando noi stessi a essere parte del problema. Soprattutto in un momento storico nel quale i musicisti non hanno nessun’altra fonte di entrate per il proprio lavoro.

Abbiamo tuttavia deciso di sostenere Tidal, poiché è la piattaforma streaming è quella più vicina alla nostra filosofia: musica in alta qualità, ascoltabile solo con un abbonamento e gli artisti ricevono palesemente più retribuzioni rispetto alle altre piattaforme.

C'è in ballo qualcosa di particolare per promuovere l'uscita del disco? 

Assolutamente sì. Non appena sarà possibile riprenderemo con il nostro progetto  riprenderemo con il nostro progetto The Observatory Tour - music. images. cosmos. Si tratta di un tour che porta la band a esibirsi dal vivo in osservatori astronomici e planetari.

In particolare, per quest’anno e l’anno prossimo pianifichiamo di visitare diversi planetari internazionali, dove i nostri visual verranno proiettati nella cupola a 360°. Per il pubblico sarà un vero e proprio spettacolo.

Per maggiori info, e per ordinare l'album (anche in versione fisica) il consiglio è quello di cliccare al più presto sul nostro sito web.

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