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"Valle": ecco come suona una «hit estiva Ticino-style»

CANTONE"Valle": ecco come suona una «hit estiva Ticino-style»

29.07.20 - 06:30
Un elogio della natura (ma anche della sensualità femminile) nel nuovo singolo di KimBo
KIMBO
"Valle" è il nuovo singolo di KimBo.
"Valle" è il nuovo singolo di KimBo.
"Valle": ecco come suona una «hit estiva Ticino-style»
Un elogio della natura (ma anche della sensualità femminile) nel nuovo singolo di KimBo

LUGANO - "Valle", il nuovo singolo di KimBo, è - per usare una definizione della stessa autrice - una «hit estiva Ticino-Style» che è pronta a invadere le playlist di queste calde giornate di fine luglio. Per saperne qualcosa in più abbiamo chiesto alla stessa Kim Bollag (questo il suo nome all'anagrafe) di parlarcene.

La "Valle" del titolo è da intendere letteralmente, come descrizione di una delle belle destinazioni ticinesi, oppure no?
«Scrivendo questa canzone ho pensato spesso alle valli. Specialmente alla Valle Verzasca e alla Valle Maggia. Essendo cresciuta a Gordola erano le due valli che visitavo di più. La canzone "Valle" è ricca di metafore sensuali legate alla natura ticinese. Quindi si può trattare sia di una delle belle destinazioni ticinesi che della sensualità femminile».

Quindi ci sono più livelli di lettura del testo?
"Valle" è una canzone reggaeton estiva, quindi solare, ballabile e sexy. Come appena detto, il testo contiene tante metafore sensuali legate alla natura ticinese. Quindi diciamo che sì, può essere letta in più modi a dipendenza dell'età e degli interessi. Nella scrittura ho preso ispirazione da artisti reaggaetoneri latinoamericani come Carol G e J Balvin. Anche loro scrivono canzoni sensuali che innanzitutto sono degli inviti, con molta classe. Non cantano nell'imperativo e sono poco espliciti. Anch'io ho voluto scrivere un brano in questo modo, ma Ticino-Style!»

Ti sei accorta subito del potenziale sexy del brano?
«Sì: dopo aver sentito la parte strumentale, per me il caso era chiaro! (ride, ndr)».

Veniamo al video: dove è stato girato?
«Avrei voluto girarlo in Ticino, ma per via del Covid-19 l'abbiamo dovuto realizzare nella zona dove si trovava la troupe cinematografica. Quindi abbiamo deciso di girarlo nella stupenda Affenschlucht a Winterthur, che sembra un paradiso universale. Questo luogo potrebbe trovarsi in Ticino, ma anche in Thailandia o Messico! Poi in mezzo alle riprese delle ballerine e me si possono gustare molte immagini della natura ticinese. Girate in mia assenza con il drone».

Ci sono anche delle cascate delle nostre latitudini, se non sbaglio...
«Si vedono la cascata di Foroglio in Val Bavona e quella della Piumogna di Faido. Sono due cascate bellissime, entrambe con un carattere proprio. Ho collaborato con True Color Films, un'agenzia di produzione cinematografica luganese. Ho chiesto loro d'inviarmi delle riprese di valli ticinesi e loro mi hanno inviato video di queste due cascate». 

Chi ti ha assistito nella realizzazione del videoclip?
«Tante donne creative con molta voglia di fare! Il videoclip è stato girato sotto la regia della talentuosa Arzije Asani. La truccatrice Katja Siegrist ha trasformato le ballerine, tra cui la professionale Katia Guerreiro, e me, in sirene tropicali. I costumi sono stati prodotti da designer ecologici del negozio "La Fauna" di Lidia Melcon. E i rarissimi gioielli tribali del nord dell'Afghanistan sono state prestate da Arlette Bollag del negozio "Nomadenschätze". Penso proprio che collaborare con delle persone dotate di una fertile creatività sia stata la parte più bella della realizzazione del videoclip. Adoro le sinergie!». 

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