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Julie Meletta sfodera "Middle May", il brano della svolta pop-dance

CANTONEJulie Meletta sfodera "Middle May", il brano della svolta pop-dance

20.07.20 - 06:00
La cantautrice ticinese ha messo a nudo il suo lato più vulnerabile «ma ne sono contenta»
JULIE MELETTA
Nuovo singolo per Julie Meletta.
Nuovo singolo per Julie Meletta.
Julie Meletta sfodera "Middle May", il brano della svolta pop-dance
La cantautrice ticinese ha messo a nudo il suo lato più vulnerabile «ma ne sono contenta»

BELLINZONA - Dieci giorni fa Julie Meletta ha pubblicato "Middle May", il suo nuovo singolo che anticipa l'Ep che sarà pubblicato nei prossimi mesi. Oggi, invece, è il giorno del videoclip abbinato alla canzone. 

Un brano dalle sonorità estive e che testimonia la svolta musicale della cantautrice ticinese, verso sonorità più pop-dance e dalle sfumature elettroniche. Abbiamo lasciato che fosse la stessa Julie a illustrarci meglio di che si tratta.

Come è nato questo brano?
«Era primavera e avevo passato l’ultimo mese a scrivere e produrre una canzone che volevo proporre in estate. Io e il mio gruppo ci abbiamo messo tanta energia (lavorando a distanza!) ma, quando infine ci siamo fermati e abbiamo ascoltato il brano che avevamo creato, qualcosa non tornava. Eravamo lì, seduti sul divano del nostro piccolo home-studio, e ci siamo guardati come per dire “ma cosa abbiamo fatto?”. Non che la canzone non fosse abbastanza “catchy” o accattivante: era solo che non sembrava mia».

Cosa hai provato in quel frangente?
«È stato un brutto momento: se avevo scritto una canzone che non sentivo mia significava che non ero stata sincera al 100%. Scrivere per me è un atto di sincerità. Ti guardi dentro e racconti
qualcosa: quello che vedi, quello che provi… Così ho detto “cancelliamo tutto” e tutti i giorni, nelle settimane successive, mi sono messa al piano e ho provato a scrivere quello che davvero sentivo, senza pretese e senza paura del giudizio. Così è nata “Middle May”».

Cosa racconta di te?
«Forse esce di più il mio lato vulnerabile ma ne sono contenta. È un lato che tutti abbiamo e che può essere un punto di forza».

Credi che abbia le carte in regola per diventare un piccolo tormentone estivo?
«Questo sarà il pubblico a deciderlo! (ride, ndr)».

Come è maturato il cambiamento di stile musicale?
«Ho cominciato a scrivere canzoni con la chitarra e a proporle in acustico. Poi ho conosciuto il mio gruppo e ho scoperto le potenzialità di una produzione in studio, ma non sapevo che
veste dare alle mie canzoni. Così abbiamo sperimentato tra i vari generi per qualche anno, cercando di capire quale suono mi corrispondesse di più. La decisione di stabilizzarci sulla
dance-pop e synth-pop è venuta quasi da sola: dalla chitarra ho iniziato a scrivere col piano, e mentre componevo mi capitava d'immaginare già il suono del sintetizzatore che avrei
voluto mettere in fase di produzione… Oggi sento che è questo il sound che mi rispecchia di più».

Cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova Julie pop-dance?
«Il mio obiettivo oggi è quello di scrivere un EP coerente e maturo, volto a concretizzare il mio progetto artistico e crearmi un’identità musicale più consapevole. …E poi spero di farvi
ballare!».

Come è stato fare musica nel bel mezzo della pandemia? 
«A livello di scrittura è cambiato poco. Ma con la pandemia il mio gruppo e io abbiamo dovuto reinventare un modo di produrre insieme a distanza. Oggi però sono contenta che sia capitato perché sappiamo che tutti possiamo lavorare anche in modo indipendente! Ma forse i nostri vicini di casa la pensano diversamente…».

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