Il ballerino confessa: "Nella Grande Mela posso essere me stesso".
ROMA - «In Italia vengo riconosciuto ad ogni angolo, non è facile avere una vita privata, non è facile averla normale». Roberto Bolle racconta in un’intervista a Repubblica la sua duplice vita che si divide tra Milano e New York. «Sono contento dei riconoscimenti raggiunti - spiega - ma è nella New York underground che posso essere me stesso, prendere la metro ed essere semplicemente uno fra tanti. Sono due realtà contrastanti, ma proprio per questo è bello che siano compresenti nella mia vita».
Il ballerino si è appena esibito all’Arena di Verona per il suo show Bolle&Friends, di cui dice, orgoglioso, che hanno avuto il merito di portare la danza a una dimensione «pop», aperta a tutti.
Roberto ha infine ammesso di avere, anche lui, qualche imperfezione: «Difficoltà in scena tante volte – ha confessato -. Scivolare, cadere, i momenti di black out della coreografia, il panico da cui poi ci si riprende».
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