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ITALIANaike Rivelli: "Ero complessata"

02.12.13 - 18:14
Ospite di Barbara d'Urso a Pomeriggio Cinque, la figlia di Ornella Muti spiega la sua svolta hot sui social network
Cover Media
Naike Rivelli: "Ero complessata"
Ospite di Barbara d'Urso a Pomeriggio Cinque, la figlia di Ornella Muti spiega la sua svolta hot sui social network

MILANO -  - Naike Rivelli si spoglia senza problemi su Instagram perchè ha imparato a volersi bene. Questa la spiegazione della figlia di Ornella Muti, ospite ieri nel salotto di Baraba d'Urso a Pomeriggio Cinque, che da qualche settimana si mostra senza veli sui social network.

«Bisogna volersi bene, io ho avuto dei momenti nella mia vita dove non ero comoda nel mio corpo, avevo dei complessi, non mi piacevo e non mi sono voluta bene. Adesso sono comoda col mio corpo, sono felice, questo è!». Una vera e propria battaglia contro la censura quella attuata da Naike Rivelli che di recente ha postato anche foto dove pratica yoga in déshabillé.

«Se io adesso fossi stata vestita o no, cosa sarebbe cambiato? Mica mi metto in piazza nuda, io sto a casa mia nuda, Instagram è casa mia!», ha dichiarato provocatoria l'attrice al giornalista del programma Lucignolo ieri sera.

La Rivelli ha infatti spiegato che nella sua famiglia è sempre stato normale girare nudi per casa e sembra che la madre sostenga questa libertà della figlia.

«Siamo tutti normali. È una questione di non farsi problemi. Mamma vuole che io stia bene, quando sono a casa nuda non gliene frega niente. Ovviamente se le persone dicono cose cattive, le dispiace, non vuole che una situazione diventi brutta per me, perché mi vuole bene. Mia mamma è la prima che mi ha insegnata a stare nuda a casa! Noi non abbiamo questi problemi, sono gli altri che se li fanno. Io non mi sto masturbando, io non sto facendo degli sguardi (e lo dice mentre mima lo sguardo da pantera, n.d.r.)… Io sono qui semplicemente nuda, a nudo. Mia madre è un'amazzone, ha sempre mantenuto la famiglia da sola e ci ha sempre insegnato a non vergorgnarci di niente!».

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